venerdì, Settembre 20, 2024
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Emergenza a Marsala. Depositata alla Procura della Repubblica denuncia contro il Comune

IMG_1729Se il mondo lilibetano chiacchiera e si lamenta subendo semplicemente, c’è chi a Marsala prende penna e carta per denunciare alla Magistratura responsabilità dell’Amministrazione comunale per i fatti conseguenti alle piogge, peraltro non eccezionali, e dei danni provocati a causa di una serie di inadempienze, errori e mancata vigilanza degli uffici comunali.
C’è da capire come si fanno i progetti per le strade, chi le approva, chi le appalta, come vengono appaltati e chi certifica che il lavoro è stato realizzato in conformità alle disposizioni di legge in materia.
C’è da capire perché gli uffici comunali responsabili per la manutenzione delle strade e della vigilanza sul rispetto delle ordinanze sindacali  e delle leggi dello stato risalenti addirittura al 1904 (!) non siano intervenuti per limitare i danni con precisi interventi di urgenza.
L’Amministrazione comunale non sembra sia andata al di là dei semplici comunicati stampa e con la richiesta (incredibile per certi aspetti) di stato di calamità.
Lunedì 23 Marzo, una circostanziata denuncia nei confronti dell’Amministrazione lilibetana per la gestione dell’emergenza maltempo è stata deposita presso la Procura della Repubblica di Marsala.
“Depositata stamani presso La Procura della Repubblica di Marsala, una circostanziata denuncia nei confronti dell’Amministrazione con la quale si rappresentano responsabilità del Comune per i danni provocati dall’anomalo scorrimento delle acque piovane,  e per fatti inerenti alla errata progettazione, realizzazione e mancata manutenzione della strada comunale che da Contrada Fontanelle porta a Via Trapani passando per Contrada S.G. Tafalia dove, proprio a causa degli errori citati, a cui si aggiunge la mancata vigilanza dell’Amministrazione sul rispetto dell’Ordinanza del Sindaco di Marsala, Eugenio Galfano, n. 28 del 2004 emessa a seguito di analoghi fatti atmosferici accaduti nel 2003.”
Un insieme di errori di progettazione e  realizzazione della strada che manca del tutto di canali di scolo delle acque piovane, la mancata manutenzione della stressa, l’omessa vigilanza sul rispetto dell’Ordinanza sindacale che ha determinato la scomparsa dei canali di scolo e delle “gebbie” esistenti in terreni privati e comunali, il mancato intervento di emergenza per limitare i danni, hanno causato danni assolutamente non imputabili alle piogge, peraltro non eccezionali, quanto a precise responsabilità dell’Amministrazione comunale che da parte sua ammette, che ciò è stata la causa dei danni che si sono evidenziati e che ancora oggi non hanno trovato soluzione in molte zone della città.
Il Commissario Straordinario – Giovanni Bologna, riferisce con un comunicato di aver chiesto lo stato di emergenza. Premesso che tutto quanto è successo ha una precisa causa e nulla ha a che fare con una ipotizzata anomala situazione meteo, è  prevedibile una risposta negativa da parte della Regione e dallo Stato alcun stato di emergenza e il Comune dovrà rispondere direttamente dei danni provocati alle attività industriali, all’agricoltura e ai privati.
E’ incredibile infine, constatare come l’Amministrazione Comunale ammetta di fatto, la mancata vigilanza al rispetto dell’Ordinanza 28/2004 emanata a seguito di analoghi fatti accaduti nel 2003 , emanando una nuova, ed inutile in mancanza di vigilanza dell’ente, per la manutenzione e il ripristino dei canali di scolo esistenti nei terreni privati.”
L’Altra Sicilia
Associazione di Diritto Internazionale
Segreteria Regionale
www.latrasicilia.org

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