E’ quanto afferma in un comunicato, l’Associazione Vittime della Mafia :”In mezzo ad una selva di dichiarazioni, menzogne, drammatizzazioni strumenali e vergognose accozzaglie di parole infondate, noi componenti dell’ Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, vogliamo esprimere il nostro apprezzamento e la nostra gratitudine a Luigi De Magistris, che abbiamo sempre sostenuto, ed in particolar modo al dott. Gioacchino Genchi”. Queste le parole dei componenti dell’ Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, per voce del presidente Sonia Alfano, in merito al polverone sollevato in questi giorni sul consulente Gioacchino Genchi. “In queste ore – prosegue la nota – alcuni politici, magistrati, membri delle forze dell’ordine ed arrivisti di ogni genere e specie, stanno duramente attaccando il consulente del dottore De Magistris, Gioacchino Genchi, snocciolando una quantità di falsità e di menzogne inquantificabile.
E’ in questo contesto che vorremmo lanciare un messaggio, non tanto ai diffamatori di professione, quanto agli italiani onesti per dir loro che noi sappiamo, per esperienza personale, quale valente persona sia il dott. Gioacchino Genchi. La sua “colpa” è certamente quella d’aver collaborato come consulente ad una delle indagini più importanti degli ultimi anni ed aver fatto tremare quel sistema di poteri deviati che in Italia formano il vero manto sul quale si poggia la nostra falsa democrazia.
Gioacchino Genchi è un pezzo di storia nazionale ed una persona senza la quale molti di noi familiari, e la nazione intera, non avremmo ottenuto l’accertamento della verità e la giustizia.
Il pericolo di “condizionamento della democrazia italiana” di cui ha parlato l’on. Minniti è certamente esistente poiché se le indagini svolte dal dott. Genchi, su mandato del PM De Magistris, fossero andate avanti, si sarebbe svelata una buona parte del sottosuolo di questa nazione poggiata sugli intrecci tra mafia e poteri deviati e la nostra finta democrazia, che in molti tengono a preservare, sarebbe certamente stata messa a repentaglio in favore di una democrazia di fatto”.