Riceviamo e pubblichiamo …. “ Continua il disagio dei lavoratori dell’Istituto incremento Ippico di Catania per cui tutto il personale dell’Ente compresi i cavalli continuano a non avere certezze per il loro futuro.
Dopo un 2013 pieno di tagli ai fondi per la manutenzione e per gli stipendi, situazione tamponata alla fine del 2013 attraverso una variazione di bilancio in extremis, la situazione attuale è aggravata dalla recente legge di stabilità dove in base ai tagli effettuati non solo dalla Regione ma anche dal Commissario di Stato, la cifra assegnata all’ente è di “soli” 240.000€ circa cifra assolutamente insufficiente anche solo per dare da mangiare ai cavalli.
Gli equidi fino ad oggi hanno mangiano solo attraverso l’ammirevole disponibilità dei fornitori i quali continuano a rifornire di foraggio senza avere la certezza di ottenere il giusto pagamento.
Da parte dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura nella persona dell’Assessore Dario Caltabellotta tutto tace.
Il personale senza stipendi, l’ente senza bilancio, e i cavalli prossimi alla fame continuano ad aspettare notizie sulla loro sorte, però l’Assessore persiste nella sua latitanza.
Eppure basterebbe poco per risolvere la questione. Basterebbe che gli emolumenti del personale dell’ente giuridicamente regionale venissero elargiti direttamente dalle casse regionali invece di dovere stanziare somme nelle varie finanziarie dando l’impressione che l’Istituto incremento ippico è un carrozzone che elargisce stipendi.
In tal senso alcuni emendamenti sono stati presentati nella recente finanziaria ma uno è stato bocciato mentre un altro è stato fatto suo dall’Assessore Caltabellotta il quale tecnicamente si era preso l’impegno di presentarlo in aula come decreto legge, ma ad oggi nulla è stato fatto. Quindi stipendi zero, prospettive per il futuro zero, mangiare per i cavalli tra poco zero.
Il mio è uno sfogo per chiedere a Dario Caltabellotta di obliare per un attimo la sua prossima candidatura alle europee e ricordarsi che ci sono 120 cavalli 40 suoi dipendenti, che prima o poi debbono riprendere a sperare in un futuro. Mi auguro che mi possa rispondere.
Dott. Nicotra Giuseppe
dipendente Istituto Incremento Ippico di Catania
