Rifiuti Palermo, decreto per prorogare la gestione commissariale sull’emergenza

Il decreto legge approvato oggi dal Consiglio dei Ministri contiene misure “per evitare l’interruzione del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti urbani nel territorio di Palermo”. In pratica il Governo, vista la grave emergenza che si registra nel capoluogo siciliano, anche in relazione alla dichiarazione di fallimento dell’Amia, ha deciso di prorogare la gestione commissariale sino al 31 dicembre 2013.
“Si tratta – spiega il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini – di un intervento necessario per far fronte alla grave situazione esistente a Palermo. L’obiettivo finale, a Palermo come in altre città italiane alle prese con le medesime emergenze, deve essere quello di attivare un ciclo dei rifiuti che sottragga la città alla schiavitù della discarica incrementando in materia decisiva la raccolta differenziata, adeguando gli impianti di trattamento e puntando sul recupero energetico, così come accade già in molte città italiane ed in linea con le previsioni delle normative nazionali ed europee”.
L’ambito della gestione commissariale riguarda solo gli interventi necessari a:
1)     completare la realizzazione e autorizzazione della sesta vasca della discarica di Bellolampo nel comune di Palermo;
2)     realizzare e autorizzare, in attesa che sia operativa la sesta vasca, speciali forme di gestione dei rifiuti;
3)     mettere in sicurezza l’intera discarica, garantendo la corretta gestione del percolato che vi si produce e completando il sistema impiantistico di trattamento meccanico e biologico dei rifiuti urbani, per arrivare al conferimento in discarica di soli rifiuti trattati;
4)     migliorare e incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti nel territorio del comune di Palermo;
5)    realizzare e completare il sistema impiantistico previsto nel piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e assicurare una corretta gestione del ciclo integrato dei rifiuti.
Gli interventi relativi alla discarica di Bellolampo dovranno essere attuati in raccordo con le eventuali determinazioni assunte dall’autorità giudiziaria.
Il commissario sarà nominato dal Presidente della Regione.