Lo scorso 10 luglio Hafez Al-Barghouti, direttore del quotidiano ufficiale dell’Autorità Palestinese Al-Hayat Al-Jadida, ha pubblicato un editoriale per celebrare l’anniversario della fondazione dell’Olp nel 1964. Nell’articolo (il cui titolo “Il Fatah” gioca sul doppio significato del termine, che è sia il nome del principale movimento dentro l’Olp, sia la parola araba per “conquista” o “vittoria in battaglia”), Al-Barghouti sostiene che Fatah continuerà a battersi per la causa palestinese fino alla sua completa realizzazione.
Questi i brani salienti dell’articolo:
«[Il fondatore dell’Olp] Ahmad Al-Shukeiri se n’è andato, e se ne sono andati anche [i suoi successori] Yahya Hamouda e Yasser Arafat. Un sacco di sangue è scorso da allora, e noi stiamo ancora lottando sia all’interno che all’esterno [di Israele] per una patria. Non rinunceremo mai, perché ci è stata promessa. Quando l’Olp venne fondata [prima che Israele conquistasse Cisgiordania e striscia di Gaza], le cose non erano peggiori di quello che sono oggi, e non eravamo più persi di quanto lo siamo oggi.
Il Fatah [fondato nel 1959] fu il primo proiettile di questa lotta, capace di combinare politica e azione militare. Divenne poi il perno dell’Olp e rimane ancora oggi il segreto della sua sopravvivenza. E continuerà a sostenere l’impresa nazionale palestinese finché essa sarà realizzata. […] La sua lotta è in corso e si adatta ai nuovi sviluppi, ma i suoi obiettivi rimangono gli stessi. Ogni fase prevede diversi mezzi, ma lo scisma [fra Fatah e Hamas] non deve portarci fuori strada giacché i popoli fanno l’imprevedibile, e in definitiva i popoli oppressi hanno ragione di utilizzare tutti i mezzi […] giacché in fondo Fatah è il fatah [la conquista] di Gerusalemme, “ed essi entreranno nella moschea [Al-Aqsa] come vi entrarono la prima volta” [Corano 17:07].»
(Al-Hayat Al-Jadida, 10.7.12)
DOCUMENTAZIONE
L’art. 12 della Costituzione di Fatah afferma che il suo primo obiettivo è “la competa liberazione della Palestina e lo sradicamento economico, politico, militare e culturale dell’esistenza sionista”.
L’art. 19 afferma che “la lotta armata è strategia, non tattica, e la rivoluzione del popolo arabo palestinese è il fattore decisivo per la lotta di liberazione e per estirpare l’esistenza sionista, e questa lotta non cesserà finché lo stato sionista non sarà demolito e la Palestina completamente liberata”.