Il 6 agosto scorso terroristi della jihad islamica globale hanno aperto il fuoco contro militari egiziani presso Rafah (ai confini con la striscia di Gaza e con Israele), hanno preso il controllo di un posto di sorveglianza dell’esercito egiziano, hanno fatto strage dei soldati egiziani presenti e si sono impadroniti di due mezzi militari coi quali si sono scagliati contro il territorio israeliano. Uno dei due veicoli è esploso alla frontiera fra Egitto e Israele, l’altro è stato neutralizzato dal rapido intervento delle forze aeree israeliane.
Se l’attentato progettato dai terroristi attraverso il Sinai è stato sventato lo si deve alla vigilanza dei soldati israeliani, in particolare quelli del battaglione al comando dal tenente colonnello Al-Huzeil.
Nero e musulmano, il tenente colonnello Al-Huzeil, comandante del battaglione di ricognitori beduini del deserto delle Forze di Difesa israeliane, ha ricevuto una nuova decorazione militare, questo mese, per aver guidato i soldati che hanno sventato l’attentato terroristico del 6 agosto alla frontiera israelo-egiziana. Nel 2008 era già stato decorato per aver sventato un attentato terroristico al valico di frontiera di Kerem Shalom, fra Israele e striscia di Gaza.
Che vi siano arabi israeliani che servono nelle Forze di Difesa del paese non è certo una novità. Questo battaglione in particolare venne creato nel 1987 con lo scopo di rispondere alle esigenze specifiche dei soldati beduini e incoraggiare in questo modo il loro reclutamento nelle Forze di Difesa. La maggior parte dei comandanti del battaglione sono beduini e spesso sono i primi delle rispettive famiglie a prestare servizio nelle forze del paese.
I cittadini israeliani della comunità arabo-beduina, infatti, non sono obbligati a prestare servizio di leva, per cui tutti i soldati del battaglione sono volontari. Ogni giorno rischiano la vita nei pressi della striscia di Gaza e del confine con l’Egitto, effettuando servizi di pattugliamento in zone relativamente vicine alle case dove vivono le loro famiglie. Si tratta di soldati che hanno preso parte attiva in tutti i principali conflitti che hanno visto come teatro la striscia di Gaza.
Per la difesa israeliana, essi sono depositari di competenze uniche ed essenziali per la sicurezza del paese. Proprio la scorsa settimana, dei riservisti beduini hanno lasciato per alcuni giorni famiglie, amici e lavoro per tornare ad esercitarsi sul terreno nei pressi della striscia di Gaza. Questi periodi di ritorno in servizio, comuni a tutti gli israeliani che hanno completato il servizio militare, permette di mantenere tutte le unità aggiornate, addestrate e affiatate.
Per i soldati del battaglione di ricognitori beduini del deserto è anche l’occasione per condividere la loro esperienza con le nuove generazioni di soldati schierati nella zona. “Ogni soldato del battaglione ha già avuto a che fare con gli esplosivi e si è trovato sotto il fuoco nemico o ha dovuto affrontare i terroristi durante il suo servizio di leva – spiega uno dei riservisti del battaglione – Noi vogliamo condividere la nostra esperienza con altri soldati operativi in quest’area, in particolare attorno alla striscia di Gaza dove lo stato d’allarme è praticamente costante”.
(Da: www.guysen.com, http://www.tsahal.fr, 27.8.12)
Nella foto in alto: il tenente colonnello Al-Huzeil e, sotto, beduini delle Forze di Difesa israeliane in addestramento