sabato, Settembre 21, 2024
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Abusivismo. Sulle false attestazioni la prima denuncia (senza seguito) nel 2000

logo_laltrasiciliaAbusivismo di necessità é il termine adottato da alcuni responsabili dell’attuale governo regionale per giustificare una serie di provvedimenti che rischiano di gettare gravi sospetti sulla classe politica attualmente al governo della Regione e sul patrimoniopaesaggistico architetturale che costituisce il tesorodell’ Isola.

Così iniziava un articolo pubblicato sul sito dell’Associazione di Diritto Internazionale “L’Altra Sicilia” che ha sede a Bruxelles nel lontano 2000.

Sono passati 12 anni, ma nulla è stato fatto, o meglio, qualcosa è stato fatto. Si è taciuto sul dilangane problema dell’abusivismo e delle sanatorie ottenute con dichiarazioni mendaci, e non si è voluto vedere che lo spregio alle nostre coste, ad opera anche di notabili politici, magistrati, forze dell’ordine, dipendenti pubblici, aziende e quant’altro,  continuava.

Così L’Altra Sicilia …
Noi dell’associazione “L’Altra Sicilia”, insieme a tutti i siciliani che vivono all’estero, che apparteniamo a quella schiera (numerosa, purtroppo)cui l’inettitudine delle classi dirigenti ha imposto con la partenza, la scelta forzata di abbandonare la terra in cui siamo nati per andare a cercare quello che i nostri politicanti non hanno saputo né voluto offrirci; e a quella schiera di emigrati per forza quindi che, cresciuti tenendosi dentro quel lieve fastidio, vero e proprio « male oscuro » che ci dà la nostalgia di luoghi e di gente, ma soprattutto che ci fa osservare l’Isola da lontano, con gli occhi dell’amore e del disincanto, dobbiamo oggi storcere il naso e porci delle domande.
Alla luce quindi del dibattito che si sta sviluppando in tutta la stampa nazionale circa la necessità di procedere al condono degli abusivismi edilizi che hanno fatto scempio dell’Isola, noi de L’Altra Sicilia proponiamo una procedura che, almeno, possa semplificare le cose: Invitiamo le autorità regionali e la magistratura a procedere senza indugio ad una verifica globale delle migliaia di case abusive. Se in questa verifica risultasse che queste case sono effettivamente case di prima necessita’ – che pero’ non si costruiscono certo in riva al mare – le autorita’ regionali intervengano pure con il condono.
Se cosi’ non fosse, “L’Altra Sicilia” invita le autorita’ regionali a denunciare alla magistratura i proprietari per falsa dichiarazione, facendo entrare immediatamente in azione le ruspe, sollecitando, nello stesso tempo, la magistratura a prendere provvedimenti per quelle autorita’ locali che nulla hanno fatto, chiudendo gli occhi e lasciando fare.
“L’Altra Sicilia” poi si domanda inquieta il perchè della recrudescenza degli incendi dolosi che hanno distrutto migliaia di ettari di macchia mediterranea e di boschi, specialmente le aree coperte da vincolo paesaggistico e ambientale e avanza il sospetto che questi incendiari, che la stampa chiama generalmente mafiosi, altri non siano che i poveri sicari di gruppi di speculatori al di sopra di ogni sospetto, che poi interverranno col cemento e con l’edilizia selvaggia nelle aree che il fuoco ha liberato dagli alberi e dalle foreste.
Ma l’uomo continua imperterrito nella sua opera di distruzione della natura, natura che non perdona e un giorno, come l’attualità ci ha drammaticamente dimostrato a Sarno ieri e a Soverato ancora oggi, fara’ rivivere all’uomo – purtroppo spesso non a quelli che l’hanno avvilita, martorizzata, scempiata – dolori già vissuti.

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