sabato, Settembre 21, 2024
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Marsala. Una giunta Adamo con molte perplessità …

La mega villa ... nel 2011
La mega villa ... nel 2011

E’ finita la campagna elettorale, hanno avuto luogo le elezioni, Giulia Adamo è il nuovo (!) sindaco di Marsala.  Dopo tante promesse comincia il quinquennio. Nuovi (?) volti , e per prima cosa, riordino della macchina comunale che gira intorno al sindaco.

Ritornano alle loro funzioni i dirigenti “incaricati” da Carini sostituiti o in via di sostituzione con persone di fiducia di Giulia Adamo e qualche rimpasto di dirigenti come nel caso di Patti che dal settore LL.PP. passa al Settore Ambiente finora diretto da Dorazio che succede proprio a Patti …

Una giusta sistemata, quasi una rinfrescata …  ma la nomina degli assessori lascia perplessi.

Inesistente nel 1978 ...
Inesistente nel 1978 ...

A Marsala, come ormai noto a tutti, è scoppiato il bubbone, ovvero lo  “scandalo” dell’abusivismo edilizio costiero “sanato”, che riguarda  abusi che stranamente l’ufficio territorio e ambiente, negli anni non ha rilevato, iscrivendo nell’elenco degli abusivi non sanabili  ed avviando le pratiche di legge “solo” circa 500 strutture quando in realtà sono oltre duemila, molte delle quali appartenenti a politici, dipendenti pubblici, forze dell’ordine, magistrati, professionisti vari.

Perfino il club esclusivo dei VIPs marsalesi, la Canottieri Marsala, risulta in parte abusivo…

Sono trascorsi ormai oltre 7 mesi dallo scoop e tutto a Marsala tace. L’Amministrazione Comunale a guida Carini, se si esclude il comunicato con il quale informava la stampa di “aver chiesto al dirigente del settore territorio e ambiente una relazione”, non ha sentito finora la necessità di informare i cittadini sugli sviluppi del caso e quali provvedimenti sono stati fin qui presi a carico di quegli abusivi “mendaci”.  

Durante la campagna elettorale, alla luce di ciò avevamo chiesto ai candidati sindaci se non ritenevano “etico” ed “opportuno” escludere dalle loro liste personaggi coinvolti, direttamente o indirettamente (genitori e parenti prossimi), in abusivi edilizi costieri specie se relativi a quegli abusivi che sembrano essere stati sanati con possibili dichiarazioni mendaci.

Nessuno dei candidati ha dato una risposta. Giulia Adamo ha dichiarato che la legge è legge e quindi nessuno può pensare di non rispondere dei propri atti, ma non ha detto assolutamente nulla sul modus operandi che avrebbe impresso alla sua azione sulla delicata e spinosa questione che, secondo quanto ci ha dichiarato il Procuratore Di Pisa durante l’incontro del dicembre scorso,  potrebbe far scattare a carico di amministratori e dirigenti, il reato di omissioni di atti d’ufficio nel caso non svolga le verifiche dovute e attuare quei provvedimenti di revoca del beneficio ottenuto, leggasi sanatoria, con conseguente acquisizione  al patrimonio indisponibile del comune delle strutture ed avvio delliter amminsitrativo che dovrebbe portare alla loro  “demolizione”. 

A questo proposito, è bene ricordare che il Procuratore Di Pisa ha inviato a gennaio di quest’anno al sindaco Carini, una informativa con l’invito ad attivarsi per la verifica della documentazione riguardante i casi di case abusive  “sfuggite” al controllo del Comune: circa 1800 su un totale di 2400.

Di norma, alle parole dovrebbero seguire atti concreti e nel caso della nomina degli assessori sarebbe stato un atto di rispetto ai cittadini e di concreta trasparenza, dichiarare  per opportunità ed etica politica, che fra i nominati assessori, nessuno è coinvolto, direttamente o indirettamente attraverso genitori e parenti stretti, a casi di abusivismo edilizio costiero  e/o in sanatorie ottenute con dichiarazioni mendaci o con artifizi vari.  

Etica, trasparenza ed opportunità politica, e non solo, dovrebbero imporre quell’assessore, ma anche cosigliere comunale,  che si trovasse nelle condizioni sopra citate, a rimettere il mandato e in caso contrario, dovrebbe essere il sindaco a revocare la nomina di assessore e chiedere al consigliere le dimissioni …
Invece, la non risposta prima dell’elezione, ed il silenzio oggi.

E il silenzio a  noi fa sorgere qualche dubbio.  

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