sabato, Settembre 21, 2024
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Storie di MUOS e degli “amici” americani. La Sicilia come Guantanamo!

muosIo sono un uomo sincero … Coltivo la rosa bianca, a giugno come a gennaio, per l’amico sincero che mi dà la sua mano franca … E per il crudele che mi strappa il cuore con cui vivo, non coltivo né cardi né ortiche: coltivo la rosa bianca … Io conosco un dispiacere profondo tra le pene senza nome: la schiavitù degli uomini è la grande pena del mondo … Con i poveri della terra voglio dividere la mia sorte, il ruscello del monte mi piace più del mare …
… la traduzione di alcuni versi di Guantanamera …
… e poi il ritornello …
Guantanamera … Guajira Guantanamera … Guantanamera … Guajira Guantanamera …
… contadina di Guantanamo …
Parole dai “Versos Sencillos” di José Martí Pérez, politico, scrittore ed indipendentista cubano, il più grande eroe nazionale, un Padre della Patria, con una visione globale dei problemi della sua terra, ancora oggi esempio e caposaldo morale!
Guantanamo, appunto.
La baia di Guantanamo, nell’estremità sudorientale di Cuba, più che altro nota per essere base navale della marina militare degli Stati Uniti, in virtù del Cuban-American Treaty del 1903 e dei successivi accordi del 1934, che ne sancirono la concessione perpetua agli americani.
Questi ultimi poi, nel 2002, decisero di impiantarvi un campo di detenzione per prigionieri catturati in Afghanistan e sospettati di attività terroristica. Ma questa è storia dei nostri giorni …
Non parteggio né per Cuba, né per gli USA, … o, meglio, potrei avere motivi per parteggiare (o per non parteggiare), per l’una o per gli altri. Guardando rigorosamente da fuori, ovviamente!
Ma non è questo il punto.
Semmai, mi pare quantomeno (ed eufemisticamente) anomalo che uno Stato sovrano si trovi nella sgradevole condizione di non essere padrone … neppure a casa propria … e giusto per l’ingombrante presenza di odiati vicini!
Mah! I misteri della geopolitica …
Poi, accade che … nel cuore della riserva naturale “Sughereta”, nei pressi di Niscemi, gli americani individuino il sito ottimale per l’ubicazione della quarta (ed ultima) stazione di terra del MUOS, sistema di comunicazioni satellitari ad altissima frequenza, ad uso esclusivo delle loro forze armate e direttamente gestito dal dipartimento della difesa degli Stati Uniti.
E poco conta che l’autorizzazione ad eseguirne i lavori cozzi con norme paesistiche che consentirebbero esclusivamente interventi di conservazione dell’esistente.
Poco conta che, per gli altri tre siti, alle Hawaii, in Virginia, nell’ovest dell’Australia, si siano scelte aree semidesertiche o, comunque, con densità abitative sensibilmente inferiori.
Poco conta che, da più parti, si temano gravi ed irreversibili danni per la salute di chi viva nelle aree vicine. Ma non soltanto in quelle immediatamente vicine!
Poco importa che l’abitato di Niscemi sia già interessato dalle emissioni della stazione Naval Radio Transmitter Facility (NRTF), per le trasmissioni in alta e bassa frequenza, con una quarantina di antenne installate!
E poco importa che lo stesso ministero dell’ambiente italiano, recentissimamente, abbia sollevato dubbi sul parere espresso a favore dell’installazione del MUOS.
Ancora meno contano le fantomatiche scorie radioattive, da taluni visionari immaginate all’interno della miniera di Pasquasia!
O gli altrettanto fantomatici, alti tassi di malattie tumorali in provincia di Enna, una provincia in realtà quasi priva di industrie o di altre sorgenti inquinanti!
O gli scempi ambientali e i danni alla salute, ad Augusta, a Gela, a Melilli, a Priolo, a Milazzo!
Del resto, qui siamo in Sicilia … possono fare di tutto. Gli altri …!
Siamo destinati a diventare la nuova Guantanamo! O meglio, siamo già come Guantanamo, solo che non lo sappiamo …
GuantanamoE la colpa è principalmente, innanzitutto nostra, … di noi siciliani!
A meno che …, a meno che … noi siciliani, tutti insieme, non apriremo in tempo gli occhi e ci renderemo finalmente conto di essere sempre stati una Nazione, un Popolo … con i controcoglioni, … solamente un po’ stronzo negli ultimi due secoli scarsi …!
Sikeloi
Se qualcuno vuole strabuzzarsi gli occhi ecco le basi aeree, navali e posti di controllo elettronico e radar americani nell’Isola :
Sigonella (CT): importante Base aeronavale USA (oltre ad unità della US-Navy, ospita diversi squadroni tattici dell’US-Air-Force: elicotteri del tipo HC-4, caccia Tomcat F14 e A6 Intruder, nonché alcuni gruppi di F-16 e F-111 equipaggiati con bombe nucleari del tipo B-43, da più di 100 kilotoni l’una!). Motta S. Anastasia (CT): Stazione di telecomunicazioni USA. Caltagirone (CT): Stazione di telecomunicazioni USA. Vizzini (CT): Diversi depositi USA. Isola delle Femmine (PA): Deposito munizioni USA/NATO. Punta Raisi (Aeroporto): Base saltuaria dell’USAF. Marina di Marza (RG): Stazione di telecomunicazioni USA. Monte Lauro (SR): Stazione di telecomunicazioni USA. Sorico: Antenna NSA. Augusta (SR): Base della VI Flotta USA e Deposito munizioni. Centuripe (EN): Stazione di telecomunicazioni USA. Niscemi : Base del NavComTelSta (stazione di comunicazione US-Navy). Birgi : Base USAF con copertura NATO e base per grupo aerei radar Awacs  . Pantelleria: Centro telecomunicazioni US-Navy e Base aerea e radar NATO. Lampedusa: Base della Guardia costiera USA; Centro d’ascolto e di comunicazioni NSA.

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