domenica, Novembre 24, 2024
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Il vergognoso parallelo di Catherine Ashton fra Tolosa e Gaza

“Quando pensiamo a quello che è accaduto oggi a Tolosa, quando ricordiamo ciò che è accaduto in Norvegia l’anno scorso, quando apprendiamo ciò che sta accadendo in Siria, quando vediamo ciò che accade nella striscia di Gaza e in altre parti del mondo, ricordiamo ragazzi e bambini che hanno perso la vita”. Queste le parole pronunciate lunedì da Catherine Ashton, alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell’Unione Europea, in occasione di un incontro organizzato dall’Unrwa a Bruxelles sulla gioventù palestinese.
Il parallelo tracciato da Ashton fra la strage di Tolosa (un adulto e tre bambini ebrei di 3, 6 e 8 anni uccisi a sangue freddo da un assassino non ancora identificato) e le operazioni anti-terrorismo dei soldati israeliani nella striscia di Gaza ha suscitato immediate reazioni in Israele.
Definendo quelle parole totalmente “fuori luogo”, il ministro degli esteri Avigdor Lieberman, che si trova in visita in Cina, ha auspicato che Catherine Ashton le ritrattasse al più presto.
“Israele è uno dei paesi più morali al mondo – ha detto Lieberman – e le Forze di Difesa israeliane, benché da decenni debbano combattere terroristi che agiscono deliberatamente nel mezzo delle aree più popolate, fanno ogni sforzo possibile per ridurre al minimo i danni ai civili, anche quando questi difendono i terroristi. Nessun esercito al mondo si comporta in modo etico quanto le forze israeliane; sovente i soldati israeliani mettono in pericolo la loro stessa vita pur di minimizzare i rischi per la popolazione civile. I bambini della cui sicurezza dovrebbe preoccuparsi Catherine Ashton sono quelli che vivono nel sud di Israele, sotto la costante minaccia dei razzi lanciati da Gaza”.
Gli ha fatto eco la leader dell’opposizione israeliana Tzipi Livni (Kadima), che ha definito le parole di Catherine Ashton “sbagliate, deplorevoli e vergognose”.

 “Giusta la richiesta che le ritratti – ha aggiunto Tzipi Livni – Un crimine motivato da odio razziale o un dittatore che massacra il proprio popolo non possono essere paragonati a un paese che combatte contro il terrorismo, anche se talvolta in questa lotta restano involontariamente coinvolti dei civili. La dichiarazione di Catherine Ashton rispecchia l’idea errata che prevale da tante parti circa lo stato di Israele, e l’incapacità delle attuali leadership di operare i giusti distinguo morali”.
Anche il ministro della difesa Ehud Barak ha condannato con forza la dichiarazione di Catherine Ashton. “Il paragone tra gli eventi a Gaza, a Tolosa e in Siria è scandaloso e scollegato dalla realtà – ha detto Barak – Le Forze di Difesa israeliane operano a Gaza con la massima attenzione per evitare il più possibile danni a innocenti. Mi auguro che il rappresentante degli affari esteri dell’Unione Europea si renda conto rapidamente del suo errore e ritratti la sua dichiarazione”.
“Trucidare una bambina di otto anni e spararle di nuovo per assicurarsi che sia proprio morta è barbarie disumana”, ha dichiarato il primo ministro Benjamin Netanyahu, che ha poi aggiunto: “Mi ha particolarmente sconvolto il paragone che è stato fatto fra una strage intenzionale di bambini e le azioni difensive delle Forze di Difesa israeliane che hanno il solo scopo di colpire con la massima precisione possibile dei terroristi che non esitano a farsi scudo coi bambini”.
Secondo la parlamentare Einat Wilf (Atzmaut), intervenuta sul tema alla Knesset, “è importante chiarire che chiunque dica cose del genere non è degno di rappresentare l’Unione Europea”.
Solo il giorno successivo alla strage, e solo dopo che si era levata questa ondata di critiche, un portavoce di Catherine Ashton ha diffuso un comunicato nel quale si “condanna con forza le uccisioni alla scuola Ozar HaTorah di Tolosa”, sostenendo che “le parole pronunciate lunedì dall’alto Rappresentante europeo all’evento organizzato dall’Unrwa sono state gravemente distorte da una delle agenzie stampa” e che Catherine Ashton intendeva solo “fare riferimento a tragedie che comportano la morte di bambini in varie parti del mondo senza fare nessun parallelo fra le circostanze dell’attacco a Tolosa e la situazione a Gaza”.

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