Ieri mattina i militari in servizio alla Compagnia dei Carabinieri di Giarre, hanno interrotto una corsa clandestina di un cavallo con calesse che si svolgeva a Giarre sulla Via litoranea Riposto – Schisò, denunciando cinque persone per maltrattamento di animali e manifestazioni vietate ed arrestando il giovane fantino anche per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Alla vista dei Carabinieri, infatti, il malvivente invece di fermarsi ha incitato ancor di più il cavallo verso una folle corsa contro le volanti dell’Arma: questo criminale comportamento ha provocato un micidiale impatto conclusosi col grave ferimento del cavallo e con il ferimento di un Carabiniere.
Le corse clandestine si confermano attività in cui le organizzazioni malavitose siciliane sono notevolmente presenti ed esercitano un controllo capillare e si tratta ormai di un fenomeno di ampie proporzioni, divenuto una realtà criminale preoccupante. Le corse abusive di cavalli costituiscono per le organizzazioni criminali un sicuro e redditizio investimento dei propri illeciti introiti economici.
La settimana scorsa, sempre in provincia di Catania, a Palagonia, un’altra corsa clandestina di cavalli era stata bloccata stavolta dalla Guardia di Finanza (arrestate fermate più di 40 auto, identificate oltre 80 persone, molte delle quali con precedenti penali per gioco d’azzardo) che aveva scoperto anche l’esistenza di un “premio” da 200mila euro per il cavallo vincitore.
Contro la recrudescenza della zoomafia nel Catanese, la LAV chiede alle Autorità competenti un “giro di vite” contro l’allevamento ed il commercio abusivo di cavalli, intensificando i controlli.