Agricoltura. Ministero della Salute autorizza l'uso del dicloropropene per 120 giorni

Il Ministero della Salute, con un recente decreto in corso di pubblicazione su GURI, ha autorizzato per un periodo di 120 giorni, dal 13 luglio al 9 novembre 2011, l’utilizzazione di prodotti fitosanitari per la sterilizzazione dei terreni agricoli a base di dicloropropene.
A differenza del precedente decreto destinato esclusivamente alla coltivazione del tabacco, ad utilizzare la deroga, così come chiesto dalla Confagricoltura siciliana, sono ora tutte le principali produzioni di serra e pieno campo praticate nell’isola (carota, pomodoro, melanzana, peperone, zucchino, fragole e fiori).
Grande preoccupazione era stata espressa dal Presidente di Confagricoltura Sicilia, Gerardo Diana, che facendo proprie quelle dei produttori impegnati in questo comparto, era intervenuto nei confronti del Ministro Romano, del Presidente della Regione, Raffaele Lombardo e del presidente nazionale dell’organizzazione, Mario Guidi, per chiedere l’allargamento degli ambiti attuativi della deroga.
A sostegno di questa richiesta il Presidente Diana aveva evidenziato l’incoerenza dei vertici di Bruxelles che hanno vietato l’utilizzo di molti prodotti in attesa della revisione globale dei fitofarmaci utilizzabili, operazione, questa, che ormai va avanti da diversi anni.
Tra questi rientra il dicloropropene, che ha già superato tutti i controlli nazionali e per tale ragione si trova in commercio. Il divieto di utilizzazione si sarebbe trasformato quindi in un ulteriore danno economico specialmente per i serricoltori a cui in precedenza era stato vietato l’uso del bromuro di metile.
In riferimento a quanto sta accadendo in questi giorni a Bruxelles riguardo una ulteriore liberalizzazione dell’accordo tra Unione Europea e Marocco, e per il quale si sollecita una dura presa di posizione da parte dei deputati europei siciliani, il Presidente Diana si chiede se il divieto di utilizzo dei fitofarmaci non ancora omologati sia stato imposto anche ai Paesi extracomunitari che godono di accordi in deroga per l’esportazione dei loro prodotti agricoli ed alimentari.