Le verità in Sicilia sono come il vento, non si vedono ma si sentono, però bisogna dirle e farle volare. Un vecchio detto siciliano recita: la pioggia ti bagna e il vento ti asciuga …
I nostri politici sono spesso bagnati, ma poi c’è il vento che li asciuga e spazza via ogni cosa. Rimane il vuoto, il rimpianto che nella immutabilità delle cose in Sicilia, tutto quello che sfiora la politica è mutabile e soprattutto, volatile.
Raffaele Lombardo da Catania, presidente della Regione Siciliana, e Massimo Russo da Mazara del Vallo, (ex) magistrato, ora assessore regionale alla sanità non ci stanno a sentire il Procuratore della Corte dei Conti, Giovanni Coppola, mettere in piazza le clamorose anomalie e disfunzioni della sanità siciliana, e dall’alto della sua posizione di “verificatore e controllore della spesa pubblica, divulgare la notizia, nota a tutti ma smentita sempre dal duo Lombardo e Russo, che la sanità siciliana era e rimane una voragine con l’aggiunta che la qualità, che la quantità di servizi ed assistenza è diminuita e che gli sprechi non sembrano essere stati eliminati.
Anche Vittorio Sgarbi da Ferrara, sindaco di salemi, se ne è accorto recentemente e addirittura, si è rifiutato di presenziare all’inaugurazione del PTE della cittadina affermando “«Non ho preso parte, volutamente, all’inaugurazione del PTE di Salemi avvenuta questa mattina (28 giugno). C’è poco da festeggiare. Purtroppo registro, quotidianamente, le lagnanze di numerosi salemitani sull’inadeguatezza della nuova struttura alle loro aspettative. Ricevo numerose proteste su presunti disservizi e disagi vari…”
Più duro il vice sindaco di Salemi, Favuzza che ha dichiarato: «Cambia il dominus, ma non l’ingerenza della politica. I festeggiamenti del Pd un’offesa alla povera gente».
Lo spreco e la (dis)organizzazione della rete ospedaliera si può constatare con mano andando a visitare il mega ospedale di Marsala. Nuovo di zecca, ultratecnologico, ma … praticamente VUOTO. I cittadini hanno aspettato trent’anni ed è costato oltre 80 milioni di euro per avere, con la nuova rete ospedaliera, la stessa “qualità” (medio bassa) di prestazioni, ma meno specialità di quanto ne venivano garantiti loro in passato dal vecchio ospedale e una minore quantità di prestazioni. Rispetto alla media di 3,87 posti letto x 1000 abitanti, Marsala ha soltanto 1,4 posti letto x 1000 abitanti. E sono stati aboliti reparti e cancellati servizi importantissimi.
Potrebbe essere un gioiello e centro di eccellenza se solo avesse tutte quelle cose che hanno i centri di eccellenza …
Il rientro dal deficit che ha permesso alla Regione di accedere al famoso mutuo, secondo quanto emerge quotidianamente nei nosocomi e nelle strutture sanitarie, sarebbe stato raggiunto attraverso tagli ai servizi e alle prestazioni sanitarie.
Per Lombardo, toccato sul vivo, Coppola, ha travalicato le proprie “prerogative istituzionali”, mentre per Russo “Il folkloristico intervento del Procuratore della Corte dei Conti Coppola sulla sanita’ siciliana, peraltro smentito dal giudizio di parifica, ha prodotto l’effetto di una disastrosa disinformazione dei cittadini“.
Ci chiediamo come può un assessore regionale, ex magistrato, definire folkloristico un intervento di un alto magistrato della Corte dei Conti.
Ma Russo, che non ha mai accettato critiche al suo capolavoro che è appaso poco più che una dichiarazione di intenti e una grande operazione di tagli e cuci e che ha visto aumentare le cariche funzionali di dirigenza, non ha badato alla forma istituzionale ed è andato oltre negando l”evidenza nota a tutti i siciliani perché ha aggiunto “In quanto alla qualità dell’assistenza sanitaria ritengo gravissimo che un magistrato nell’ambito delle proprie funzioni possa dire che per i siciliani e’ ancora l’aereo la migliore soluzione per le cure sanitarie: certe frasi sprezzanti sono solamente offensive per i tanti professionisti della sanità siciliana che lavorano con impegno per migliorare la qualità dell’assistenza. Peraltro la Corte ha evidenziato che il trend della mobilità passiva e’ in diminuzione. Mi schiero completamente dalla parte dei medici e degli operatori sanitari, so che c’e’ ancora tanta strada da fare per migliorare ma le riforme serie, quelle vere, non producono effetti immediati ma hanno bisogno dei giusti tempi“.
Non sarebbe stato meglio dichiarare di schierarsi con gli utenti invece che difendere a spada tratta il sistema ?
E’ indubitabile che in Sicilia esistono medici e personale paramedico ed infermieristico professionalmente preparato, ma purtroppo si perdono nel pianeta sanitario siciliano nel suo complesso disarmonico ed inefficiente, dominato ancora dalla politica e da baronie.
Eppure il Procuratore Coppola ha soltanto proposto dati e cifre incontrovertibili e Lombardo e Russo possono solo cercare di arrampicarsi sugli specchi con argomentazioni di opportunità istituzionale ma il bollettino di guerra che viene presentato è a dimostrare il disastro siciliano.
Coppola afferma, evidentemente desumendo dai dati contabili ufficiali della Regione Siciliana, che la sanità in Sicilia costa circa un milione di euro all’ora e resta sempre alta la spesa per le strutture convenzionate: un miliardo e 96 milioni di euro.
Le strutture convenzionate sono 1.646 e solo per fare un raffronto, il procuratore generale ricorda che le cliniche convenzionate in Piemonte sono appena 144.
A proposito di srutture convenzionate, cosa ne è dello “scandaloso business tutto siciliano delle fisioterapie PR6” di cui abbiamo parlato due anni fa ? (per leggere l’articolo https://www.mondoedintorni.it/2009/11/01/sanita-siciliana-lo-scandaloso-business-tutto-siciliano-delle-fisioterapie-pr6/).
Uno scandaloso business tutto siciliano quello delle fisioterapie PR6 nel settore della riabilitazione, che non sembra esente da “interesse” strategico di alcune lobbies locali e politiche.
A chi fanno riferimento i centri di fisioterapia privati e convenzionati in Sicilia? Chi effettua i controllo sulla spesa e sulle prestazioni considerato che gran parte dei budget assegnati per fornire tali prestazioni (PR6) che sono da considerare assolutamente inappropriate ed inutili se non per la struttura privata che incassa il relativo compenso.?
Le perdite di esercizio (a fronte di un servizio qualitativamente e quantitativamente uguale se non inferiore a prima della grande riforma) sono concentrate sull’Asp di Messina 21% , Catania 14%, e Civico di Palermo 17%.
Non va meglio la spesa farmaceutica che cresce in modo esponenziale e il deficit il saldo per la “mobilità sanitaria extra regionale”, ovvero la spesa sostenuta dalla Regione per coprire i costi sanitari di quei cittadini che preferiscono andare in Lombardia o in Veneto a curarsi. Secondo quanto emerge dai conti, ogni anno la Regione paga ad altre regioni circa 187 milioni di euro per curare i propri cittadini …
Secondo il Procuratore Coppola, “l’aereo è la terapia migliore e più efficace“, tesi questa, condivisa dai siciliani che probabilmente ritengono poco credibili le dichiarazioni trionfanti di Russo e Lombardo.
Anche i siciliani, considerata la qualità del servizio sanitario regionale e la contrazione delle prestazioni sanitarie, concordano con il procuratore Coppola che ‘il miglior ospedale è l’aeroporto Falcone-Borsellino’” .
Dopo il giudizio della Corte dei Conti, a sezioni riunite, il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo ha candidamente dichiarato : “ Sulla sanità non possiamo andare oltre. Ringrazio i giudici delle sezioni unite della Corte dei Conti per il loro prezioso lavoro, per la serietà con cui è stata condotta l’analisi sui conti della Regione e per i suggerimenti, contenuti nella relazione di parifica, di cui terremo conto per il futuro. Stupiscono invece le dichiarazioni rese alla stampa dal procuratore Coppola che, travalicando le prerogative istituzionali, ha dato pesanti giudizi sulla qualità della nostra sanità. Questa è una chiara violazione della correttezza dei rapporti tra la Regione e la Corte dei Conti”.
Egregio presidente Lombardo, il procuratore Coppola avrà probabilmente violato la correttezza dei rapporti tra istituzione Corte dei Conti e Regione Siciliana, ma ha avuto il merito di mettere in piazza il fallimento di quella che è stata da lei e dal suo assessore, definita una riforma epocale della sanità.
Ecco, invece di lamentarsi delle esternazioni di Coppola e tenere conto delle osservazioni della Corte “solo” per il futuro, avrebbe fatto meglio, responsabilmente, ad affermare semplicemente che avrebbe provveduto a dare disposizioni al suo assessore di mettersi al lavoro per riformare una riforma che si è dimostrata inefficace a risolvere i mille problemi della sanità siciliana, a partire delle baronie e dai feudi elettorali, che in ultima analisi, sono i veri problemi che impediscono una vera riforma sanitaria non fatta solo di tagli e cambi di sigle.
Così il vice sindaco di Salemi, Favuzza, che ha proposito della sanità che è stata riformata nella sua città ha dichiarato: «Cambia il dominus, ma non l’ingerenza della politica…” ed ha aggiunto – “La differenza che passa tra un vero ospedale e il modello di assistenza del PTA che si è inaugurato nei giorni scorsi a Salemi, senza volere essere irriverenti, ma solo per dare l’idea della differenza, è un po’ come quella che c’è tra un cavallo e un asino”.