sabato, Settembre 21, 2024
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Ateneo di Catania. Un caso che scuote le coscienze

E’ stata definita “la strage silenziosa”. Quella che si sarebbe consumata negli ambienti della facoltà di Farmacia di Catania. Oggi, ad una settimana dall’udienza preliminare (8 luglio davanti al gup Ricciardolo) i familiari delle0 vittime, i loro difensori e i consulenti tecnici incontreranno, alle 17,30, in una libreria del centro, i giornalisti  per riaccendere i riflettori sul caso, ricordando che sono in corso due inchieste, una per disastro ambientale e una per omicidio colposo plurimo.
Il caso scoppiò grazie al testamento denuncia del ricercatore Emanuele Patanè, morto a 29 anni per un cancro al polmone. Ma alla fine, nella lista dei morti si aggiungo altri sette nomi, con l’aggiunta di 26 persone ammalate in gravi condizioni.
Dopo tre anni di indagine, i Pm di Catania hanno chiesto il rinvio a giudizio per disastro ambientale dell’ex rettore Ferdinando Latteri, deputato dell’Mpa, e degli ex vertici dell’ateneo catanese e della facoltà che avrebbero omesso di vigilare sulle condizioni di salubrità degli ambienti e soprattutto di provvedere al rispetto delle garanzie di sicurezza. Ma la Procura vuole andare oltre, per gli imputati si profila anche l’accusa di “omicidio colposo”. Per questo motivo il Pm Lucio Setola ha chiesto un incidente probatorio per dimostrare le accuse.

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