Correva l’anno 2010, il terzo dell’era Lombardo e la Regione Siciliana decise di costituire a Taormina, avvalendosi dell’alta specializzazione dell’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma, di proprietà del Vaticano, il Centro cardiologico Pediatrico del Mediterraneo.
Grande tam tam ed autocelebrazioni perché il nuovo centro avrebbe avuto i requisiti strutturali ed organizzativi d’eccellenza, unico in Sicilia.
L’Ospedale, si diceva, secondo il proprio modello, doveva essere gestito dall’Ospedale Pediatrico del Vaticano e i risultati si vedono tutti a fronte di un costo progettuale di circa otto milioni di euro l’anno con una convenzione di dieci anni. E quando c’è di mezzo il Vaticano in Sicilia si fanno miracoli e sparisce la burocrazia, tanto che i tempi per la sua realizzazione sono stati inspiegabilmente veloci per una operazione di tale portata.
In ogni caso, a poco più di due mesi dall’apertura, cita una nota pubblicata sul Portale Bambino Gesù di Roma il 28/1/2011, il Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo di Taormina presenta, secondo la direzione ospedaliera, numeri di successo. Si annoverano 3 cateterismi cardiaci, 3 interventi di cardiochirurgia e 70 visite ambulatoriali specialistiche la settimana.
Un po’ pochi per gli enormi costi di esercizio di questa magnificenza ospedaliera con “rigore” Vaticano. E meno male che sono stati ridotti gli sprechi …
Noi documentiamo semplicemente la condizione in cui questi interventi sarebbero avvenuti e quale èla qualità della struttura, l’igiene, l’organizzazione e la pulizia.
Ci asteniamo dal giudicare la professionalità dei medici, ma certamente, non suggeriremmo a nessuno di portare i bambini al Centro di Taormina.
Abbiamo chiesto, tramite posta certificata e non, al Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e all’assessore alla sanità Massimo Russo, una dichiarazione su quanto denuncia il video.
Il Presidente ci hanno riferito dalla sua segreteria è fuori Palermo, e l’assessore non ci ha nenache risposto.
Ogni lettore può trarne le conclusioni.