I premi letterari si sa sono numerosi in Italia, sono organizzati da enti ed associazioni e spesso sono contestati, ma quello che succede al premio Pirandello sembra avere qualcosa di clamoroso. Leggendo il regolamento di partecipazione al premio organizzato dalla Fondazione Banco di Sicilia, ci è sorto più di qualche dubbio sulla regolarità di questa manifestazione che permette ai membri della giuria, a chiusura dei termini di presentazione delle opere da parte dei candidati, di proporre fino a nome testi di autori che non hanno presentato domanda di partecipazione.
L’art, 3 del Regolamento infatti prevede che “I componenti la Commissione Giudicatrice hanno la facoltà di proporre al vaglio della Commissione stessa, nella prima riunione utile dopo la chiusura del concorso, ma prima che si inizi la lettura dei testi presentati, sino a nove opere che non siano state direttamente inviate dagli autori. In tal caso ogni proposta dovrà essere corredata da una dichiarazione dell’autore di accettazione della candidatura”.
Questi testi proposti direttamente dai componenti della Giuria, e questo è il fatto clamoroso, partecipano al concorso e sono quindi giudicati dagli stessi giurati che li hanno proposti!
In tutti i concorsi a noi noti risulta che testi oppure opere proposte dai membri della giuria oppure da associazioni o altro, ma entro i termini di presentazione, sno ammessi e vengano giudicati fuori concorso.
Nessuno dubita della serietà e della correttezza di così importanti e noti personaggi della cultura, della letteratura e del teatro che fanno parte della giuria, ma questo concorso appare falsato già dalla sua presentazione e sarebbe quantomeno auspicabile che gli esimi giudici rifiutassero di prendervi parte oppure di pretendere che le opere da loro proposte venissero giudicate si, “ma fuori concorso”.
Pirandello non merita certo di essere ricordato con un concorso che si presta a dubbi e perplessità.