REGIONE/CRI/SISE. La SISE chiede alla CRI, oltre 49 milioni di euro che l'ente vanta dalla Regione …

La lunga e travagliata storia della SISE, la società in house della Croce Rossa italiana, che gestiva per la Regione Siciliana il servizio di emergenza 118, si arricchisce di un altro capitolo, e questa volta il creditore è sempre SISE, ma paradossalmente cambia il debitore rimanendo fermo il creditore iniziale, ovvero, la Regione Siciliana.
Quando fu dichiarata chiusa l’esperienza SISE/Regione Siciliana, l’ente controllato dalla CRI, affermava di vantare crediti per svariati milioni di euro dalla Regione Siciliana, per compensi straordinari che dovevano essere corrisposti al personale nel frattempo assunto dalla SEUS, un’altra società per il servizio di emergenza, questa volta controllata dalla Regione e dalla ASL.
La questione dei crediti vantati dalla SISE nei confronti della Regione Siciliana non sembra essere stata risolta anche se dalla Regione sembra che la questione sia stata dimenticata.
Come si ricorderà, si era aperto un contenzioso tra CRI e Regione Siciliana circa crediti vantati dall’associazione per maggiori servizi e fatture non pagate per un importo che allora fu indicato in circa 80 milioni di euro, e che comprendeva anche la delicata questione del contezioso degli straordinari da corrispondere al personale SISE, ora SEUS. Noi ne parlammo esattamente un anno fa. Vedere link:   https://www.mondoedintorni.it/2010/04/07/118-sicilia-l%e2%80%99assessore-russo-in-un-%e2%80%9ccul-de-sac%e2%80%9d/
CRI ha iniziato un contenzioso giudiziario contro la Regione Siciliana e ora si apprende che il commissario liquidatore della SISE ha ottenuto dal Tribunale di Palermo l’emissione di un decreto ingiuntivo contro al CRI per un importo di euro 49.391.660.      
Quasi una partita a tre tra Regione Siciliana, Croce Rossa e SISE.
A questo punto, come dicevamo,la questione si complica maledettamente e La Regione Siciliana rischia seriamente di pagare un caro prezzo per una questine irrisolta. Con i tempi che corrono, potrebbe essere un vero e proprio salasso per le già traballanti cassa regionali.