domenica, Settembre 22, 2024
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Nasce in Sicilia “l’agricoltore custode”, ovviamente finanziato da mamma regione …

Non si potrà mai dire che la Regione Siciliana non sia prodiga di progetti innovativi per la conservazione della flora e delle specialità outoctone siciliane.
E’ stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana un bando, emanato dal dipartimento regionale degli Interventi infrastrutturali in agricoltura, per favorire, secondo quanto afferma un comunicato della Regione Siciliana,  il recupero, la raccolta, la conservazione e la propagazione di alberi da frutto tipici siciliani, attraverso la realizzazione di campi affidati agli “agricoltori custodi”.
Per “agricoltore custode” si intende un soggetto privato che esercita la pratica agricola nell’ambito del territorio regionale a qualsiasi titolo e che provvede alla conservazione di varietà di piante da frutto originali siciliane.
Non è dato di sapere se le piante “selezionate” comprese in elenco, predisposto dall’assessorato delle Risorse agricole e alimentari e composto da 251 varietà appartenenti a 17 specie da frutto, sono state oggetto di studi di ricerca e quindi l’elenco non appare “fondato” su basi scientifiche.
L’unica cosa certa è che i soldini in ballo sono tanti: 7 milioni e 670 mila euro, stanziati nell’ambito della sottomisura 214/2 azione B del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Sicilia 2007-2013.
Il fine dell’iniziativa, secondo l’assessorato regionale Interventi Infrastrutturali in Agricoltura,  dovrebbe essere la conservazione delle risorse genetiche in agricoltura e la preservazione della biodiversità siciliana.
Noi pensiamo che tutto ciò ha poco di scientifico e poco di conservazione delle risorse genetiche in Sicilia, ma sa molto di “finanziamenti, contributi e gabelle” finalizzate alla prosecuzione del “sistema feudale di Sicilia”  verso un grande bacino di voti. 
Diversi sicuramente i siciliani lo sono, specie quando c’è da sperperare soldi …

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