Il picconatore ritorna periodicamente a far parlare di se. Definito impropriamente presidente emerito, il senatore Cossiga ha sparato a zero contro il Generale Siazzu e Ignazino La Russa, Ministro della Difesa.
Inizia affermando in una nota “Dopo aver letto le giustificazioni del ministro della Difesa sulla vergogna della presenza, autorizzata dai suoi superiori, della ‘carabiniera’ Granbassi ad ‘Anno Zero’, dovendo io credere al ministro La Russa, le responsabilità vere ricadrebbero in massima parte sul Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri generale Gianfrancesco Siazzu e sul Capo di stato maggiore generale Leonardo Gallitelli.
Rimane pur sempre fermo che rilevanti sono le responsabilità politiche e morali del ministro La Russa, perché l’Arma dei Carabinieri dipende pur sempre ordinativamente e quindi anche per l’impiego e la disciplina da lui, anche se il 95% delle attività, compiti e funzioni dell’Arma attiene alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica che per lo svolgimento, l’espletamento e l’esercizio di esse, dovrebbe peraltro per legge dipendere dal ministro dell’Interno, essendo l’Arma l’unico corpo di gendarmeria in Europa ad essere inquadrato nel ministero della Difesa mentre altrove, dalla Spagna al Portogallo e dal primo gennaio 2009 alla Francia, le gendarmerie sono inquadrate nel ministero dell’Interno. Agli atti, la responsabilità maggiore del vergognoso accaduto e’ quindi di Siazzu e di Gallitelli: e di questo si dovrà’ pur tenere conto quando, tra sei mesi, si dovrà’ nominare il nuovo Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri“.
Secondo Cossiga, “dovrebbe portare rapidamente ad allineare, nel campo dell’inquadramento e delle dipendenze, l’Arma dei Carabinieri alle altre gendarmerie europee inquadrandola nel ministero dell’Interno e facendola dipendere da esso, salva la dipendenza funzionale dal ministero della Difesa per quanto attiene alla ‘missione militare’ dell’Arma. Riguardo al ministro della Difesa Ignazietto La Russa, cui basta incontrare una bella ragazzotta carabiniere per dare ordini a vantaggio di questa, (di cui spera forse ottenere un giorno i ‘favori’ senza tenere conto dell’immagine dell’Arma e di tanti carabinieri che sono caduti non sulle trincee della televisione di Stato o che sono esposti al pericolo in Patria e all’estero), speriamo – prosegue il senatore a vita – che un giorno non incontri in Afghanistan una bella talebana, o in Kosovo una bella militante dell’Ugk kossovaro-albanese o delle milizie paramilitari kossovaro-serbe, o nel Libano una bella e procace araba militante nelle milizie del movimento Hezbollah e cosi’ via, perche’ i carabinieri e gli altri militari che sono rischierati in queste zone sarebbero fottuti.”.
La chicca finale ”Ma ormai cosa mai puo’ interessare al trio ‘La Russa-Siazzu-Gallitelli’ delle critiche mie, dei carabinieri e di molti membri del Parlamento, delle critiche dell’opinione pubblica dato che dalla loro parte hanno oltre all’amico Santoro, il giornalista e pubblicista Marco Travaglio?”.
Sarcastico come suo abitudine. Ma noi vorremmo chiedergli cosa si intende per presidente emerito visto che il titolo “emerito” vuole indicare qualcuno che conserva il grado, le prerogative e talvolta lo stipendio del proprio ufficio pur non esercitandone più le funzioni.
Orbene, il senatore Cossiga è un ex presidente della repubblica e non ha conservato il grado, non ha responsabilità della funzione, non conserva lo stipendio e non esercita le funzioni perché viene indicato come “presidente emerito” ?.
Presidente emerito è per certi aspetti come l’appellativo onorevole che i deputati insistono ad anteporre al loro unico ed autentico “titolo” : deputato della Repubblica.
Senatore Cossiga, potrebbe esternare anche su questo “vezzo” italiano che assegna titoli inesistenti a persone che sembra traggano piacere a sentirsi adulati?
Servilismo?