sabato, Settembre 21, 2024
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Sul “governo” ATO 1 Terra dei Fenici e Aimeri Ambiente, tutti come Fini, si lamentano ma non “staccano la spina”

Ovvero, non rescindono il contratto di servizio con l’ATO1 Terra dei Fenici. C’è veramente da rimanere stupiti dal modo in cui certi amministratori locali siciliani percepiscono il diritto e la legalità.

Il sindaco Iovino lamenta disservizi da parte di Aimeri, e non è la prima volta. Anzi, come si ricorderà, è stato tra i primi a denunciare apertamente le violazioni al CSA da parte della meravigliosa macchina da guerra che si chiama Aimeri Ambiente. Eppure oggi, ci stupisce, in senso negativo si intende.

Infatti, con una lettera inviata all’ATO 1Terra dei fenici,  il sindaco prende le mosse da considerazioni e rilievi critici sul servizio svolto da Aimeri nel territorio di Valderice,  si rende disponibile a distaccare presso l’ATO1 personale comunale per affiancare quest’ultimo nel coordinamento e sorveglianza del personale addetto al ritiro della spazzatura ed alla pulizia delle strade.

Nella lettera inviata all’A.D. dell’ATO 1, Alestra, si legge: “ L’amministrazione comunale di Valderice s’è resa disponibile a fornire all’ATO “Terra dei Fenici” proprio personale (attraverso il meccanismo dell’assegnazione “in comando”) che possa svolgere funzioni di coordinamento e controllo del servizio svolto dall’AIMERI”.

AIMERI è scritto nella lettera “non rispetta, a nostro avviso (dell’amministrazione comunale, ndr), il capitolato d’oneri siglato con l’Ato”. Conseguenza di ciò sarebbe una serie di disservizi, puntualmente elencati nella lettera: “mancata spazzatura manuale delle aree, spazzatura meccanica delle aree mal eseguita e con un solo operatore, carenze nel ritiro dei rifiuti ingombranti, mancata discerbatura delle strade, non corretto ritiro dei rifiuti dai contenitori delle isole ecologiche con commistione degli stessi, mancata ottemperanza all’ordinaza sindacale n 47 del 27/07/2010, mancata attivazione del servizio di porta a porta a tutte le utenze commerciali del territorio comunale”. 

Motivo di tali disfunzioni, afferma il sindaco Iovino il fatto che “per il servizio su tutto il territorio comunale vengono utilizzati appena 16 unità complessive contro le 24 in precedenza impegnate dal Comune per la sola raccolta dell’indifferenziata”. Iovino ricorda anche che ai 24 operatori del passato il Comune affiancava anche altre “8 unità che il comune disponeva in servizio per la pulizia e discerbatura delle strade”.

Per il sindaco Iovino “la gestione approssimativa da parte dell’Aimeri ha procurato nei cittadini, oltre al disservizio in sé, un danno “comportamentale nella prassi della raccolta differenziata”: cioè un irreparabile disamore verso il corretto smaltimento dei rifiuti e utilizzo delle campane di raccolta”.

Lacolpa” dell’ATO, per Iovino, è la mancata sorveglianza: “per un appalto di tale portata, che comporta l’impiego importante di risorse finanziarie pubbliche e che è strategico per la sicurezza ambientale del territorio, dovrebbe essere prevista una funzione che sovrintende giornalmente alla corretta gestione degli obblighi contrattuali da parte della società appaltatrice”.

Poiché l’Ato non ha il personale necessario a provvedere a tale incombenza il Comune di Valderice s’è reso disponibile a “comandare a tempo determinato due o più unità perché vengano utilizzate unicamente per sovrintendere e controllare il corretto adempimento degli obblighi contrattuali tra l’Ato e l’Aimeri nel territorio di Valderice”.

Lo spirito di collaborazione dell’amministrazione comunale valdericina non cancella comunque “il contenzioso relativo alla difformità fra il contratto stipulato tra l’Ato e questo Comune e il capitolato d’oneri a cui è obbligata la società appaltatrice del servizio: il capitolato, in vero, appare assolutamente riduttivo rispetto alla stesura contrattuale”.

Infine nella lettera all’ingegnere Alestra ed al prefetto Magno, Iovino chiosa con preoccupazione che “i nuovi mezzi finanziati dalla Regione Siciliana, che dovrebbero essere utilizzati da parte dell’Aimeri continuano a marcire presso il nostro autoparco Comunale in attesa di essere ritirati e svolgere la funzione cui erano destinati”.

Insomma, questa volta il sindaco Iovine proprio non lo capiamo. Se si denuncia ormai da un anno, cioè sin dall’inizio del (dis)servizio Aimeri/ATO, proprio non si capisce perché continuare a protestare inutilmente senza prendere quei provvedimenti che in uno stato di diritto sono ovvi e legittimi.

La rescissione del contratto con l’ATO1 Terra dei Fenici è la cosa più ovvia da fare. Ed allora, a Iovine ma anche agli altri sindaci chiediamo, perché invece di continuare a protestare e denunciare disservizi non prendete le decisioni che vi spettano come amministratori ?

Noi una ipotesi l’abbiamo, prima vorremo sentire o leggere cosa dicono i sindaci !

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