sabato, Settembre 21, 2024
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Emergenza rifiuti: un farsa per movimentare denaro pubblico senza controllo

Il Governo nazionale ha stabilito che lo stato di emergenza rifiuti in Sicilia, di cui commissario è stato nominato il governatore Lombardo, durerà fino al 2012, con ciò trasformando l’emergenza in stato stazionario. La Sicilia, infatti, è in emergenza rifiuti dal 1999, con una breve parentesi dal 2007 al 2010.     
Questo tradisce una sola, triste realtà: il Governo non è in grado di risolvere il problema rifiuti in Sicilia, come non lo ha risolto a Napoli dove ha nascosto fuori città una montagna di RSU ed ha approntato un Piano Rifiuti emergenziale basato su inceneritori ed impianti di discarica.
Adesso Lombardo, nella veste di Commissario all’emergenza rifiuti, avrebbe dovuto produrre un Piano Rifiuti Regionale entro il 21 settembre, cosa che non è avvenuta, e che si sta nascondendo riproponendo alla stampa notizie vecchie come la costruzione di un impianto di smaltimento nella valle del Dittaino e l’esportazione dei rifiuti. 
L’Associazione Rifiuti Zero di Palermo e Messina, teme che per la Sicilia sia stata programmata la stessa sorte di Napoli, un Piano Rifiuti solo in ritardo, di modo che l’emergenza possa giustificare altre discariche e nuovi inceneritori, che tanto erano stati criticati da Lombardo quando facevano parte del Piano Cuffaro. Questo avrebbe il solito scopo finale di poter movimentare molto denaro pubblico con il minimo di controllo.
Rifiuti Zero, si batterà per un immediato Piano Rifiuti sostenibile, poco costoso e non inquinante, così come prevede la legge in vigore che attribuisce un ruolo assolutamente preponderante alla riduzione della produzione dei rifiuti, al riuso e alla raccolta differenziata e al riciclo.

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