L’assessore regionale alla sanità, Massimo Russo, ha dichiarato, dopo aver appreso che la Guardia di Finanza sta acquisendo atti e documenti sul funzionamento del servizio 118 in Sicilia “… ben vengano le iniziative dirette a fare chiarezza sulla gestione del servizio di emergenza urgenza in Sicilia da parte della Cri e della Sise, sulla cui opacita’ piu’ volte avevamo posto l’accento.
Il mio ruolo e’ quello di affrontare e risolvere i problemi ed e’ quello che abbiamo fatto con la costituzione della nuova societa’ Seus, gia’ operativa da alcune settimane, che dovra’ coniugare efficacia, efficienza, economicita’ e trasparenza”.
“Nel rispetto delle leggi – ha proseguito Russo – abbiamo garantito la mobilita’ del personale, offrendo ai lavoratori un contratto a tempo pieno sulla base di un preciso piano industriale che sara’ varato la prossima settimana e che permettera’ di rilevare il reale costo del sistema di emergenza urgenza in Sicilia. Dunque, non solo verra’ efficientato il sistema ma otterremo anche significativi risparmi”.
Non fa una grinza quello che afferma Russo. C’è però un piccolo particolare, e cioè, chi fa chiarezza sul presente ?
Economicità, sicurezza della SEUS sono ancora tutte da dimostrare, quanto a trasparenza, abbiamo forti dubbi.
Noi riproponiamo un nostro articolo recente, datato 10 luglio alla quale l’assessore, coerente con quanto affermato circa il passato, possa dare risposte circa il presente SUES …
“… Ed alla fine, prima ancora di cominciare, la SEUS, la società pubblica voluta fortemente dall’assessore Russo in sostituzione della SISE (partecipata CRI) , ha grossi problemi con i sindacati che mettono un freno alle operazioni di trasferimento illegittime messe in atto dalla società in modo assolutamente autonomo.Con una dura nota indirizzata all’assessore regionale, al Direttore Generale dell’assessorato alla Salute, al responsabile del dipartimento emergenza urgenza, al direttore generale della SEUS, la CISL/FP ha comunicato l’interruzione di ogni confronto sindacale con la SEUS stante, secondo la CISL/FP, le operazioni di trasferimento messe in atto dall’ente, e le operazioni di pubblicazione dei bandi di selezione del personale senza che questi siano stati concordati con le OO.SS.
La CISL non ritiene a questo punto di proseguire il confronto sindacale con la SEUS anche perchè, si rileva nella nota, “persiste negli organi istituzionali della predetta società la convinzione di gestire una mera azienda privata mentre è opportuno ricordare, ad ognuno di noi che il soggetto giuridico nato dalla riforma regionale (l.r. 5/2009) per gestire il servizio di emergenza ed urgenza è composto unicamente da soci pubblici e quindi finanziata con denaro pubblico” .
E che la SEUS scricchioli sarebbe dimostrato anche da una serie di situazioni che non riescono ad essere “chiari”.
In primo luogo non si riesce a capire dove risiede lo studio LONGO che si è aggiudicato l’appalto per la preparazione degli stipendi e dell’addestramento del personale amministrativo. A noi è risultato quasi impossibile capire dove si trovi a Catania e incomprensibile il bando di gara. Tra le cose a noi non comprensibili il fatto che l’appalto è per tre mesi ma si parla di termine al 31.12.2010 !
Poi la questione delle ambulanze che precipitosamente sono state equipaggiate con le targhe della CRI perché la SEUS o l’assessorato non avrebbero provveduto ad accendere le polizze relative che sarebbero state “pagate” dalla CRI … .
No comment da parte del Commissario CRI, Francesco Rocca, sulla questione, ma l’assessore Russo dovrebbe spiegare.
Ed ancora, fresca quasi di giornata, la voce che riporta una strana operazione. Gli amministrativi della direzione del personale di Messina che erano stati raggiunti da una lettera di licenziamento, sarebbero stati invitati a restituire detta comunicazione. Il motivo sarebbe da ricondurre al fatto che le procedure non sarebbero state regolari.
Ma quanto è regolare licenziare una persona per poi chiedergli indietro la lettera di licenziamento? Al di là della correttezza giuridica dell’operazione, possibile che nessuno si renda conto che si sta parlando di persone?
Se la voce risultasse confermata, il Direttore Generale SEUS dovrebbe intervenire e censurare duramente il, o i responsabili di questo increscioso episodio.
Ed ancora non è stato chiarito quando e come questi benedetti dipendenti ex SISE dovrebbero essere assunti e se a tutti verrà garantito il posto di lavoro. Cosa che appare non possibile considerato che dalla SEUS ci hanno fatto sapere che il bando sarà pubblico ed aperto a tutti quanti hanno i requisiti …
Continuiamo ad attendere ma come la CISL, pensiamo che si debba ricordare a molti che l’ente è pubblico, i soldi sono dei siciliani, la vita è dei siciliani, e il personale deve essere rispettato.
Qualcuno deve chiarire definitivamente. Se non è in grado, ricordiamo sempre che esiste l’istituto delle dimissioni !