Aspettavamo con ansia i dati del primo anno di “sanità” targata Massimo Russo. I primi dati arrivano dall’Azienda Sanitaria Provinciale (ex AUSL, ex ASL, insomma ex tutto) di Trapani che rappresenta una diminuzione rispetto agli anni precedenti del numero dei ricoveri degli utenti trapanesi nel 2009.
Il dato, secondo il D.G. Fabrizio De Nicola, emerge dai dati acquisiti ed elaborati dal Sistema Informativo e Statistico dell’A.S.P. diretto dal Dr. Sergio Buffa. Complessivamente i ricoveri nel 2009 sono stati 88.491, oltre 9.000 in meno rispetto al 2008 e addirittura 24 mila in meno se raffrontati al 2005. Cominciano a produrre effetti positivi, quindi, in provincia di Trapani la legge regionale n°5/2009 di riordino del servizio sanitario e le direttive dell’Assessorato Regionale della Salute tendenti al trasferimento dell’offerta sanitaria dall’ospedale al territorio ed al miglioramento dei servizi sanitari e socio-sanitari extraospedalieri.
Queste sono le luci del risparmio ma non rispecchia interamente la situazione sanitaria del territorio perché dovrebbe essere analizzati tutti i dati relativi alle prestazioni sanitarie esterne e quelle effettuate fuori dal territorio. Quest’ultime, indicando solo il 2009, ma secondo emerge dai dati dell’ASP, sono in linea con gli altri anni. Lo spostamento è, anche se il dato non è definitivo, ci qualche decina di unità su un totale di oltre 25 mila.
Questo dato deve far riflettere il D.G. di trapani perché circa il 30% degli utenti è costretto a recarsi fuori provincia o addirittura fuori della regione. Nel settore del privato questo sarebbe un fallimento gestionale ed organizzativo perché l’offerta di prestazioni è chiaramente inadeguata per qualità e per quantità.
Invitiamo quindi il D.G. di Trapani a fornire tutto il quadro sanitario del territorio, compreso il numero di prestazioni sanitarie specialistiche e non, per valutare nel complesso la validità di un sistema che, secondo quanto riportato dai media, fa acqua da tutte le parti e tutti,politici e cittadini, lamentano per la diminuzione dei servizi e per la stessa qualità del servizio sanitario.
Secondo i dati resi noti, l’ASP non è in grado di garantire prestazioni e servizi ai cittadini del territorio di competenza.