E’ stato eseguito al San Raffaele Giglio di Cefalù il primo trattamento oncologico, effettuato in Italia, con ultrasuoni focalizzati guidati da Risonanza Magnetica (MRgFUS) su una paziente con metastasi ossea.
Il trattamento è stato effettuato dal “Team MRgFUS” recentemente costituito all’interno del “Centro di Bioimmagini e Radioterapia”, prima realizzazione del Polo Oncologico di Cefalù e frutto della collaborazione fra la Fondazione Istituto San Raffaele Giglio ed il Laboratorio di Tecnologie Oncologiche HSR-Giglio (LATO).
Il “Team MRgFUS”, diretto da Domenico Messana, è composto da esperti afferenti a diverse Istituzioni (Fondazione San Raffaele Giglio, Società LATO e IBFM-CNR), ai responsabili di radioterapia oncologica (Filippo Alongi), di fisica medica (Giorgio Russo), di oncologia (Livio Blasi), di Anestesia (Guglielmo Pitrolo), di Psicologia Clinica, (Giuseppe Rotondo).
La prima paziente trattata con MRgFUS,.è stata una donna siciliana di 57 anni, con dolore conseguente a una recidiva del tumore localizzata nella zona del sacro-coccige, non trattabile con altri metodi e non piu’ rispondente ai farmaci oppioidi.
“Il calore focalizzato degli ultrasuoni – ha sottolineato Filippo Alongi – consente di ridurre, nel giro di poche ore, il dolore causato dalla metastasi, facendo riacquistare al paziente una dignitosa qualità di vita, che si prolunga nel tempo”. “L’energia rilasciata dagli ultrasuoni – ha spiegato Russo – comporta un localizzato aumento di temperatura nella zona della lesione-bersaglio, che provoca la necrosi del tessuto nervoso adiacente, senza danneggiare le strutture sane circostanti”.
“La tecnica – ha concluso Domenico Messana – non è invasiva ed ha il vantaggio, rispetto alla radioterapia, di non utilizzare radiazioni ionizzanti ed essere quindi ripetibile nel tempo”.
L’intervento, che dura in totale circa 2-3 ore, utilizza la RM con uno speciale lettino, dotato di un sistema che emette e focalizza elettronicamente gli ultrasuoni. Si svolge per lo piu’ ambulatorialmente ed in una sola seduta. Gli operatori, mediante RM, seguono in tempo reale l’intervento, visualizzando direttamente le immagini che permettono, in particolare, di monitorare l’incremento di temperatura, e di controllarne l’effetto.
Il paziente viene mantenuto leggermente sedato durante tutto il tempo, ma resta vigile e può, in caso di fastidio, interrompere il trattamento tramite un pulsante da lui stesso attivato.
Il sistema MRgFUS, oltre che per il trattamento del dolore causato da metastasi ossee, può essere impiegato anche in ginecologia per la termoablazione dei fibromiomi uterini.
Il programma di trattamento con la MRgFUS è stato approvato dal Comitato Etico della Fondazione San Raffaele Giglio di Cefalù
La macchina, progettata in Israele e costruita negli USA, è per il momento installata in Italia in tre siti ospedalieri: Milano, Roma e Cefalù (PA).
L’innovativo sistema fa parte del “Centro di Bioimmagini e Radioterapia” che sarà inaugurato lunedì 26 aprile, alle ore 11, al San Raffaele Giglio di Cefalù, alla presenza del Ministro della Salute, Ferruccio Fazio