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Chama (Libano) “Stronghold” dei terroristi e vergogna italiana

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L’invasione israeliana in Libano ha scoperchiato la pentola e tutta l’ipocrisia e le menzogne dell’ONU e dell’Italia sono venute drammaticamente alla luce.
Da decenni media indipendenti denunciano, a dispetto della vulgata ONU circa il grande lavoro di UNIFIL per il rispetto della Risoluzione 1701,  la vergognosa accondiscendenza dell’Unifil a Hezbollah che nel tempo grazie al NON VEDO,NON SENTO E NON PARLO dei  caschi blue hanno realizzato uno stato nello stato e costituito un esercito di terroristi pesantemente armato e finanziato da Teheran.
Oggi si comprende meglio perché gli elicotteri di ITALAIR dovevano atterrare in spazi appositamente indicati dai terroristi e perché le pattuglie italiane smontavano le mitragliatrice dai mezzi quando entravano nei villaggi.https://www.mondoedintorni.it/2018/02/esteri/unifil-gli-italiani-smontano-le-mitragliatrici-dai-mezzi-prima-di-entrare-nei-paesi-controllati-da-hezbollah/
Secondo il Comando italiano di Chama, edello Stato Maggiore della Difesa,  questo gesto era dettato dalla necessità di avere i rapporti con la popolazione. Popolazione che era totalmente ostaggio dei terroristi.
Oggi, dopo solo alcuni mesi dall’inizio delle operazioni di IDF in Libano ecco che le menzogne ufficiali dell’ONU, di UNIFIL e della politica italiana ben sopportata dai media,  emergono in tutta la loro drammaticità. Tutto il territorio a sud del Litani che doveva essere smilitarizzato era diventato una polveriera .
L’IDF ieri ha comunicato di aver “conquistato”  Chama, il villaggio sotto la responsabilità italiana e dove le nostre brigate hanno il loro quartier generale, il villaggio di AL-Khiam e Bit Jbeil, roccaforti  di Hezbollah. Chama, Il centro operativo e strategico dei terroristi , la sede centrale di Hezbollah era sotto il naso degli italiani che per decenni non hanno visto cosa succedeva dietro l’angolo del loro compound. Il generale italiano Claudio Graziano, il  aveva sostenuto che “Hezbollah starebbe sostanzialmente rispettando la risoluzione del Consiglio di Sicurezza 1701 (2006), che ha posto termine alla seconda guerra in Libano”. (cfr. JPost). Ma in generale tutti hanno sempre sostenuto che UNIFIL stava facendo rispettare la 1701 salvo poi sentire il portavoce di del FC affermare che non è compito di UNIFIL disarmare i terroristi !
Ciò che lascia preoccuopati è il silenzio generale dei  media italiani sulla cattura di Chama da parte di IDF. Si può ipotizzare che in Italia non si deve sapere …
Facebook non è da meno perchè cancella i post della notizia.
Lorenzo Trombetta, editorialista di Limes scriveva “I soldati italiani presenti nel sud del Libano nuotano ora in un mare di  terroristi”.
Più chiaro di così …
E se non hanno visto e sentito nulla è ipotizzabile che gli italiani, come gli altri contingenti rispondevano, e rispondono ancora, a ordini della Nazioni Unite oppure sottostavano a ordini dei terroristi.
Che ci sia stato un generale comportamento di “ossequio” a Hezbollah se ne sono avuti diverse prove. La più clamorosa è quella accaduta nel 2019 in occasione del quarantennale del dispiegamento di Italair.
In quella occasione il Force Commander, il Gen.  Div. Del Col., italiano, nel suo breve intervento durante la cerimonia, ha dato la precedenza nei saluti di benvenuto all’autorità “religiosa” e non all’autorità politica.
Quale significato si può dare a tutto ciò se non che appare come un’ammissione che a sud del Libano Hezbollah, ovvero, il “Partito di Dio”, era considerata la vera autorità politica e militare? UNIFIL non è accreditata dalle “autorità” religiose ma dallo stato libanese e quindi pensiamo, secondo protocollo, la  precedenza dei saluti andrebbe indirizzata verso i rappresentanti “politici” libanesi e non già quelle politiche. https://www.mondoedintorni.it/2019/07/esteri/unifil-un-fallimento-politico-militare-e-soprattutto-sociale/
Il quadro della situazione che sta emergendo chiarisce una volta e per tutte l’inutilità di UNIFIL che ha palesato nella sua drammaticità pericoli per la pace e la stabilità dell’area.
Sarebbe auspicabile oggi, che  il governo italiano si rendesse finalmente conto delle pesanti responsabilità italiane per quanto sta succedendo in Libano e con un atto di coraggioso buon senso chiedesse scusa a Israele e ritirasse tutto il contingente italiano dal Libano.
Sarebbe l’unico modo per riacquistare quella credibilità perduta non dai nostri uomini ma dalle istituzioni internazionali e nazionali italiane.
Chama, la stronghold dei terroristi è una vergogna nazionale e il fariseismo è emerso in tutta la sua gravità.

Michele Santoro