Si legge stamani delle manifestazioni che si stanno svolgendo in Israele sulla spinta delle rivendicazioni dei parenti dei rapiti da Hamas. Dai media traspare il messaggio che Israele è contro il primo ministro Benjamin Netanyahu che secondo la vulgata di sinistra mondiale ben supportata dalla testata Haaretz nel paese, notoriamente giornale che da voce alla sinistra israeliana, vuole continuare la guerra per salvare la sua carriera politica e la sua stessa incolumità personale.
Niente di più falso e il solo pensarlo è vergognoso ed offensivo. Netanyahu oggi è l’unico in grado di portare Israele alla vittoria finale. La guerra non è infinita. E’ auspiabile che finisca quanto prima possibile, ma con la cancellazione di hamas.
I media, la comunità internazione sembra giocare sul dolore dei parenti dei rapiti a tutto a vantaggio di Hamas che da tempo sta attuando il suo gioco per dividere gli israeliani.
Sinwar si sente accerchiato e sente forte l’alito della morte e sta giocando l’ultima partita criminale.
E’ indubbio che c’è dolore per le vittime e per chi ancora si trova in mano ai terroristi ma come abbiamo visto, con l’assassinio a sangue freddo dei sei ostaggi, la loro ferocia criminale non ha limiti. Come si può pensare di discutere di pace e prosperità con chi ha come uico obiettivo distruggerti ? Come si può pensare di discutere con chi ha come obiettivo morire o uccidere.
C’è da chiedersi con chi giocano Haaretz e la sinistra di Israele ? Possibile non non capiscono che Hamas sta giocando sui sentimenti e sul dolore della popolazione proprio per dividere la comunità e tentare di vincere una partita che sa altrimenti di perdere.
La democratica comunità internazionale che ha plaudito all’invasione dell’Afghanistan che ha provocato decine di migliaia di morti civili, distruzione del territorio, 3700 morti della coalizione, decine di migliaia di militari malati per le polveri sottili, che è stata zitta quando gli USA e tutta la coalizione, inclusa l’Italia, sono fuggiti dal paese abbandonando in mano ai talebani una popolazione a cui avevano promesso democrazia e benessere, ora chiede a Israele di ritirarsi da Gaza e abbandonare il paese all’insicurezza permanente.
Michele Santoro
