lunedì, Settembre 16, 2024
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Morti improvvise. Il consiglio del cardiologo

Egregio direttore, assistiamo in questi giorni a troppi decessi improvvisi, soprattutto a mare. Il fatto che le persone avessero fra i 60 e gli 80 anni, ma potevano essere anche più giovani, ci deve far riflettere. Di solito le morti improvvise sono dovute a malattie cardiache più o meno note. Può darsi che queste persone non avessero avuto diagnosticata una patologia cardiaca ma difficilmente chi muore improvvisamente non ha fattori di rischio vascolari, che purtroppo spesso vengono sottovalutati e trascurati, e che sono la causa dell’infarto cardiaco e/o cerebrale. Da cardiologo mi permetto di dare alcuni consigli. Siamo in piena estate e il troppo caldo fa male, lo sappiamo tutti ma spesso lo dimentichiamo, e che e’ consigliabile nelle ore più calde non esporsi troppo al sole, vale per tutti ma soprattutto per i cardiopatici, gli ischemici cerebrali e i portatori di fattori di rischio vascolari , che sono: il fumo di sigaretta, l’abbondante e cattiva alimentazione, l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito, l’ipercolesterolemia, l’obesità, ma anche il sovrappeso, la mancanza o scarsa attività fisica, le altre malattie vascolari, l’età, lo stress , l’ereditarietà. Questi fattori vanno corretti sempre, meglio al comparire, o evitarli tipo il fumo di sigaretta, altri come l’età e l’ereditarieta, che non sono modificabili, vanno tenuti in considerazione per correggere di più gli altri. Con il caldo di solito la pressione arteriosa diminuisce, e spesso chi assume dei farmaci antiipertensivi li sospende, facendo un grave errore. Dopo qualche giorno la pressione è più alta di prima e queste oscillazioni danneggiano ancor di più il cuore e il cervello. Se i valori pressori si dovessero mantenere bassi, dietro attento e costante monitoraggio, con il coniglio del proprio medico di fiducia si può ridurre il dosaggio dei farmaci, ma non sospenderli. I valori pressori si possono temere sotto controllo non solo con la terapia medica, ma anche riducendo l’assunzione di sale che purtroppo si trova in modo abbondante ovunque, nel pane, negli alimenti conservati e in quello che mangiamo. Una riduzione del sale, ne consumiamo troppo, ha un effetto benefico forse più dell’assunzione di un farmaco antiipertensivo. Una buona alimentazione mediterranea con attività fisica da fare nelle ore meno calde , va fatta anche d’estate. Un altro consiglio che spesso purtroppo viene disatteso e’: se si dovesse avere dolore al petto, anche per pochi minuti, possibilmente retrosternale sia durante uno sforzo fisico sia a riposo che si può irradiare al braccio sinistro, ai polsi e/o alla mandibola, a volte con sudorazione profusa, poiché potrebbe essere l’inizio di un infarto cardiaco, e’ opportuno chiamare il 118 e farsi portare in ospedale per essere sottoposto a visita cardiologica. Decidere di non andare al pronto soccorso, perché si pensa che forse si potrebbe aspettare qualche ora, e’ sbagliato e può essere deleterio, così come rinviare. Buona restante estate con delle semplici precauzione, che fanno solo bene.
Dott. Alberto di Girolamo

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