Luned’ 19 Luglio, alla riapertura dopo il ponte d’agosto, l’ufficio acquedotto del Comune di Marsala si è visto assediato da decine di utenti della varie zone di Marsala che lamentavano la mancanza d’acqua alcuni da oltre 15 giorni.
L’acqua a Marsala c’è anche se da oltre un decennio si denuncia l’abbassamento delle falde. Il problema presumibilmente deriva dalla rotture di due pompe di sollevamento o della mancanza di energia elettrica agli impianti. Ma ciò non giustifica la mancanza d’acqua in contrade diverse tra di loro.
C’è da credere che ad aggravare il cronico problema di una rete fatiscente e di impianti che non danno più garanzia di funzionamento, ci sia anche l’altro grave problema, ovvero l’organizzazione “manuale” dell’apertura e della chiusura delle saracinesche e delle “bolle” d’aria che si creano nei vari settori senza che il personale addetto riesca a risolvere il problema.
L’Amministrazione non ha mai seriamente affrontato il problema e continua con interventi spot.
Gli utenti si sono sentiti rispondere che i tecnici stanno cercando di risolvere il problema delle pompe. In ogni caso l’invito più semplice è stato quello di “prenotarsi” per un carico d’acqua presso l’ufficio responsabile del servizio senza però nessuna certezza su quando l’autobotte sarebbe potuto essere inviata. Ci sarebbero solo due autobotti comunali in servizio e si registrano molte richieste.
Ma abbiamo anche sentito suggerimenti del tipo “si faccia portare l’acqua da un autobottista”. Ad un utente che ha avuto questo consiglio abbiamo suggerito “si faccia rilasciare una fattura” osì la scarica dalla fattura comunale quanto le arriva.
La fattura ! Già, qui nasce un’altro problema, le autobotti privati che “vendono” acqua non sembra rilascino regolare fattura. Una sorta di far west. I controlli ??
Una anomalia nelle anomalie in questa città. Questa è la situazione ma “tutto va bene”.
Una annotazione. Non abbiamo visto la presenza del responsabile o del suo vice nè tantomeno dei tecnici che notoriamente conoscono bene le problematiche. Erano in vacanza dopo il ponte di agosto.
Per dovere di correttezza c’è da evidenziare come un funzionario del settore tecnico, l’ing Parrinello, non dell’ufficio acquedotto, abbia cercato di assistere come poteva gli utenti.
Misa
