sabato, Settembre 7, 2024
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Ospedale Sant’Antonio di Padova. E’ una questione di organizzazione, cortesia e rispetto per l’utenza

Spesso si parla dei gravi problemi della sanità italiana specie del sud e ci si dimentica di porre una particolare attenzione al fattore umano. Un errore che fanno molti. 
Recentemente è stato sollevato anche dai media nazionali – Striscia la Notizia tra gli altri – il problema delle liste d’attesa. E’ certamente vergognoso e non degno di un paese che si ritiene democratico e civile, costringere i cittadini non abbienti a rinunciare alle cure perchè non in grado di sopportare i costi privatamente. L’assessore alla sanità della Regione Siciliana , Razza,  in un convegno affermava “ci aspettiamo dalle aziende dei risultati. Dovranno applicare il Piano approvato dal governo Musumeci che può essere davvero efficace“. “L’approfondimento di Demopolis conferma alcuni aspetti che sapevamo meritare delle attenzioni: penso, ad esempio all’infrastrutturazione sanitaria la cui arretratezza, in certi casi, pesa in maniera piuttosto elevata… ” – Correva l’anno 2019
Tutto ciò è inconfutabilmente vero come è vero che il servizio in intramoenia, come scrive su QS il Prof. Gregorio Maldini  Chirurgo epatobiliare diplomato dall ‘American Board of Surgery, Straub Hospital, Honolulu (USA) , è “abominevole” e quindi, aggiungiamo, da eliminare senza indugio, ma altrettanto spesso ci si dimentica che molti problemi di fondo, come organizzazione, governo, gestione del personale, qualità dei servizi e manutenzione delle strutture che dipendono essenzialemente dal fattore umano.
Inutile girarci intorno.
Sarebbe facile proporre differenze tra Veneto e centrosud e capire cosa si intende per normalità.  Però sarebbe impietoso fare paragoni. Ci soffermiamo su un aspetto all’apparenza  marginale.
Nell’Isola non è normale, almeno per quanto ci costa, che dirigenti di reparto o primari si rendano disponibili telefonicamente all’utenza. Spesso è difficoltoso pure contattare le segreterie di reparto.
Per questo è da sottolineare piacevolmente il comportamento del Dr. Erik Rizzotto, dirigente medico del reparto di gastroentorologia e del dr. Sarzo dirigente della Chirurgia Generale dell’Ospedale Sant’Antonio di Padova che in due casi specifici di normale routine, hanno dato dimostrazione di attenzione e rispetto per l’utente che si era rivolto a loro direttamente.
I due professionisti non si sono negati all’utente ma gli hanno dato risposte, informazioni e consigli utili per un corretto percorso sanitario.
Cortesia e disponibilità che si è avuto modo di apprezzare anche da parte del personale infermieristico, amministrativo e dagli addetti agli sportelli.
In sintesi, organizzazione, gestione del personale, Igiene, pulizia e una struttura adeguatamente manutenzionata dipendono come dicevamo, dal fattore umano e al Sant’Antonio di Padova tutto questo lo abbiamo trovato.
Restano i problemi delle limitate risorse economiche, della carenza del personale medico, para medico e infermieristico e tanti altri piccoli grandi problemi, ma chi opera lo fa con professionalità e, per quanto possibile, non fa pesare al cittadino/utente le problematiche della sanità.
E ciò va evidenziato e apprezzato.

Michele Santoro
Direttore

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