L’Italia non si smentisce. Sempre distratta sulle questioni mediorientali e politicamente responsabile del disastro UNIFIL, oggi con il presidente del consiglio si dice preoccupata a per la situzione e consiglia Israele di non cadere nella trappola di Hezbollah.
Curioso consiglio quello della Meloni, ovvero di un capo di governo che lascia i nostri militari sotto ricatto e controllo dei terroristi.
Giorgia Meloni farebbe meglio a chiedersi come sia possibile che l’Italia tolleri tutto ciò. UNIFIL con la sua ignavia ha trascinato il Libano diventasse di fattoin uno stato governato da Hezbollah e che questa organizzazione terroristica diventasse nel tempo una forza militare di rilievo nello scacchiere.
In quasi 18 anni di permanenza, UNIFIL non ha fatto altro che relazionare il nulla e dire al mondo che lavorava per attuare la risoluzione 1701 quando sotto gli suoi occhi Hezbollah si armava, scavava tunnel, imponeva il controllo amministrativo, militare e sociale del sud Libano e non solo.
Nessun punto della risoluzione 1701, nè tantomeno delle risoluzioni in essa richiamate e degli accordi di Taif è stato raggiunto da UNIFIL, complice il colpevole asservimento del governo libanese al gruppo di Nasrallah.
ONU, governi occidentali e media mentivano sapendo di mentire ma alla comunità internazionale , Italia compresa, andava bene così.
Complici taluni media, si è sempre enfatizzato quanto di buono UNIFIL faceva per la pace quando in realtà l’ONU con le sue appendici in M.O, si è dimostrata pavida e sottomessa a Hezbollah. Secondo un report di Guido Olimpio del 29.gennaio 2018 pubblicato su il Corriere della Sera “oggi le pattuglie hanno un approccio flessibile, svolgono il loro compito senza offendere. Quando entrano in un villaggio rimuovono la mitragliatrice, procedono a passo d’uomo e periodicamente fanno acquisti in mercatini”.
“La popolazione ha gradito, dobbiamo essere meno invasivi e conquistarci il sostegno”.
Quale militare in teatro di guerra depone le armi ? Conquistarsi il sostegno o più semplicemente non urtare la sensibilità di chi governa, ovvero degli uomini di Hezbollah ?
Oggi la politica e i media occidentali dovrebbero avere almeno il coraggio di ammettere tutto ciò.
La politica dovrebbe assumersi le proprie responsabilità davanti al popolo e i media ammettere che hanno comunicato al mondo una realtà libanese inesistente.
Il Libano di oggi è il risultato dell’ignavia dell’occidente e Teheran ringrazia.