Semmai ci fosse stata necessità ecco il il Dipartimento della Funzione Pubblica, del governo del”merito e della trasparenza” sembra aver deciso di non preoccuparsi dei problemi organizzativi e degli errori che da giorni si denunciano sui social e sui media per l’organizzazione e le graduatorie che lasciano fuori dai “vincitori” candidati che risultano avere punteggi superiori a quello scelti dalla Commissione come come vincitori.
Sembra di capire che il supremo interesse del PNRR abbia preminenza su leggi, diritti e trasparenza.
Con uno scarno comunicato del 17 Giugno il Dipartimento comunica di aver convalidato le graduatorie. PUNTO e al diavolo tutto il resto.
I diritti dei candidati ? la trasparenza ? il merito ? la correttezza delle procedure ? Solo opzional e poco importa se tutto ciò è stato calpestato. IL DIRITTO ucciso per il supremo interesse del PNRR.
Egregio Ministro Zangrillo, la procedura seguita per il concorso per 3946 Funzionari per l’ufficio per il Processo non ci sembra abbia dimostrato trasparenza, nè tantomeno riconoscimento del merito e rispetto delle leggi.
Ad aggravare la situazione il suo grave ed “assordante” prolungato silenzio, come pure quello del Ministro della Giustizia e del management di Formez.
Tutto ciò ricorda tanto il film “il marchese del Grillo” … io sono io e voi non siete un c….o.
Ministro Zangrillo, se c’è batta un colpo, non metta la testa sotto la sabbia.
Se l’Italia è uno stato di diritto e del rispetto della legge e dei cittadini, come il Presidente del COnsiglio Giorgia Meloni ripete giustamente ossessivamente, bhè ci permetta, questo è il momento opportuno di dimostrarlo.