sabato, Settembre 7, 2024
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Concorso Funzionari del processo. Ministro Nordio, il PNRR giustifica la violazione delle leggi?

E aggiungiamo, della trasparenza, dei diritti dei candidati e del tanto celebrato merito di cui parlano il Ministro della Giustizia Nordio e il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Ci risiamo. Ancora una volta un concorso pubblico si presenta ai cittadini con una organizzazione approssimativa e con la solita coda di dubbi, molti giustificati, sulla correttezza delle graduatorie pubblicate con candidati che a conti fatti risultano avere un punteggio superiore a quelli che la Commissione indica come “vincitori”.
Già in sede di test i dubbi sono stati tanti. Come riporta Repubblica 15/6/2024Prima le risposte errate e ingannevoli ad una delle 40 domande di una sessione di prove scritte, poi i dubbi su altre domande di altre buste, quindi la decisione della commissione di attribuire un punteggio aggiuntivo ai candidati di una sessione.
E ora la rivolta per la pubblicazione solo parziale delle graduatorie”. Già queste poche righe dovrebbero indurre la Commissione a rivedere in autonomia la graduatoria ma abbiamo dubbi che ciò avverrà.
Pubblicare la graduatoria dei candidati indicando solo il punteggio finale senza indicare i punteggio riconosciuto per i titoli, impedisce di fatto a chi ha un punteggio complessivamente superiore a taluni “vincitori”, verificare la correttezza della graduatoria stessa e di conseguenza di poter opporre giusto reclamo . L’operato della Commissione fa sorgere pesanti dubbi anche perché tutta la procedura appare nel suo insieme un unicum su regolarità e possibili violazioni di legge. INTOLLERABILE, INGIUSTIFICABILE E INACCETTABILE.Non si  comprende tra l’altro, quale norma attribuisce alla Commissione la facoltà di attribuire punteggio “aggiuntivi” generalizzati.
Pensiamo che in uno stato di diritto, il Ministro della Giustizia non può permettere che ciò accada. Ha il dovere morale e giuridico di intervenire per garantire la regolarità del concorso di garantire la regolarità del concorso, tutelare i diritti e vil  “il merito” secondo quanto stabilito dal bando del concorso.

 

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