L’evidente silenzio dei media così detti nazionali e della politica che avvolge i fatti relativi al concorso funzionari l’ufficio del processo sembra coinvolgere anche il sindacato USB. Considerato che il Dipartimento della Funzione Pubblica e il Ministro Zangrillo non ci hanno ancora dato risposte, abbiamo cercato di contattare telefonicamente i vari sindacati “nazionali”. Senza successo però, perché i numeri di riferimento squillano senza risposta. Da qualcuno abbiamo avuto risposta ma ci ha riferito che i responsabili “sono tutti fuori per manifestazioni”.
Dopo varie peripezie siamo riusciti a contattate Pina Todisco del sindacato USB-Giustizia alla quale abbiamo chiesto come mai il sindacato non ha sentito la necessità di intraprendere azioni dopo che le graduatorie hanno sollevato migliaia di proteste e reclami da parte di quei candidati che hanno ottenuto un punteggio superiore a quello di alcuni considerati vincitori ed a cui nessuno, Formez, InpA, Ministero e Dipartimento Funzione Pubblica risulterebbe aver dato fin qui risposte.
La Todisco non ritiene che ci siano stati degli abusi e che l’apparente scavalcamento da parte di idonei con punteggio inferiore di chi è rimasto segato deriva dal fatto che sono stati immessi in graduatoria taluni riservisti e altre categorie non meglio specificate. Dal 24 comunque Formez pubblicherà la graduatoria di tutti gli idonei per procedere alla chiamata per i posti rimasti vacanti. Insomma, una sorta di ripescamento che dovrebbe salvare capra e cavoli. La Todisco aggiunge che in ogni caso sono Formez e InPA che hanno regolato il concorso…
Strana affermazione considerato che le leggi sui concorsi sono chiare e non possono essere variate o interpretate da “presunte” norme interne ad enti preposti all’effettuazione degli stessi.
Quando le abbiamo fatto notare che per legge la graduatoria deve riportare non solo il punteggio ma anche l’indicazione della supposta precedenza e l’indicazione della preferenza di quelli che, a pari punteggio sono stati considerati vincitori, la comunicazione si è interrotta!. La Todisco era in macchina e i disturbi erano forti. Abbiamo provato a ricontattarla ma il telefono è risultato “spento”. Le abbiamo inviato un wattsup e anche questo è rimasto senza risposta. Ci è sembrato di capire, ma probabilmente è solo un nostro pensiero, che la Signora Todisco, o meglio l’USB, non abbia intenzione o voglia di intervenire.
Tutto procede come un rullo compressore tanto poi ci sono i ricorsi e comunque alla fine il governo della repubblica potrà dire che anche questa volta ha rispettato i tempi per i fondi del PNRR e che è stato garantito il diritto, la trasparenza e la legge.
Nella realtà tutto quanto sta succedendo fa ipotizzare che nelle stanze del potere non si voglia, o peggio ancora si possa, dare giusta informazione ai cittadini sull’operato degli uffici.
Ci sovviene una domanda: quali “superiori” interessi possono esserci di così “importante” da giustificare l’uccisione del diritto e la violazione delle leggi senza che politica, sindacati e media muovano un dito ?