giovedì, Novembre 21, 2024
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I ricchi terroristi di Doha e il coraggio di una giornalista araba…

Dopo aver scatenato una guerra atroce che ha cambiato Israele e ha distrutto Gaza, Ismail Haniyeh se ne sta in panciolle in un albergo 5 stelle a Doha, in Qatar, da dove lancia i suoi diktat agli scagnozzi di Gaza. Nessuna tregua, vuole morti, tanti morti palestinesi perché questa è la sua grande occasione per sollevare tutto il globo contro Israele. I terroristi, con lui in testa, sono cinici, feroci, bestiali ma non sono scemi e hanno progettato tutto quello che è accaduto con una freddezza e una brutalità senza pari. Sapevano che un attacco come quello del 7 ottobre avrebbe scatenato la disperazione e la rabbia di Israele ed erano preparati a far morire la loro gente pur di ottenere l’ambita ricompensa, vedere Israele isolato, odiato, paria tra le nazioni. Ci sono riusciti, Haniyeh è sorridente e soddisfatto in tutte le foto che lo ritraggono in mezzo ai suoi leccapiedi più sorridenti di lui, seduto davanti a tavole imbandite, mentre fuma i suoi sigari seduto mollemente su un sofà tutto velluto e oro. Quando vedo qualche sua immagine non posso fare a meno di pensare che è comunque un morto che cammina. Il suo numero due Saleh al-Haruri è appena stato spedito dalle vergini nel paradiso di Allah, altri capoccia sono stati ammazzati, e lui non può non pensare alla strage di Monaco, non può non ricordare che tutti gli assassini palestinesi dei nostri atleti sono stai poi uccisi uno per uno, ovunque si trovassero. Ismail Haniyeh è un morto che cammina e mi auguro per il bene di Israele ma anche dei palestinesi che non cammini ancora per molto. Personalmente sarei più soddisfatta se fosse spedito da Allah da qualche palestinese meno vigliacco di altri. Haniyeh e i suoi scagnozzi, la loro propaganda sfrontata hanno fatto credere al mondo che Gaza fosse una “prigione a cielo aperto” e questa menzogna è stata accettata di buon grado da un mondo antisemita che gode quando può incolpare Israele. Per anni ci siamo sentiti insultare e accusare di ogni nefandezza in nome di questa prigione a cielo aperto, per anni siamo risultati colpevoli a causa della vita grama dei “poveri palestinesi”, vittime della crudeltà di Israele. Allora finalmente gli stessi arabi incominciano a vedere più chiaro, non i palestinesi che sono diventati degli automi assassini grazie al lavaggio del cervello ricevuto per decenni ma altri arabi stanno aprendo gli occhi. Ecco cosa scrive su X (ex Twitter), la blogger araba Hoda Jannat a proposito delle menzogne diffuse da Hamas su Gaza:

  1. Improvvisamente abbiamo scoperto che Gaza, abitata da 2 milioni di persone… ha 36 ospedali”, ha scritto Jannat. “Ci sono Paesi arabi con 30 milioni di cittadini e non hanno questo numero di ospedali.
  2. Improvvisamente abbiamo scoperto che Gaza riceveva acqua, elettricità, gas e carburante gratuitamente da Israele. Naturalmente non c’è cittadino arabo che paghi le bollette dell’acqua, dell’elettricità e del carburante.
  3. All’improvviso abbiamo scoperto che Gaza riceveva 30 milioni di dollari al mese solo dal Qatar, 120 milioni di dollari al mese dall’UNRWA, 50 milioni di dollari al mese dall’Unione Europea e 30 milioni di dollari al mese dall’America. Ci sono paesi arabi sommersi dai debiti e non riescono a trovare nessuno che li aiuti, nemmeno con un milione di dollari.
  4. All’improvviso abbiamo scoperto che Gaza non era assediata e vi entravano tutte le merci, così come gli stranieri e le persone di nazionalità straniera. I suoi residenti viaggiavano verso l’Egitto e da lì verso il resto del mondo.
  5. All’improvviso abbiamo scoperto che Gaza viveva meglio di molti paesi arabi… e la sua gente viveva meglio di molti popoli arabi.
  6. All’improvviso… abbiamo scoperto che le nostre menti erano assediate da una menzogna programmata… dai media della Fratellanza (musulmana).”
  7. All’improvviso abbiamo scoperto che i bambini a Gaza non sono bambini come siamo soliti pensare, ma figli di terroristi armati di mitragliatrici e cinture suicide che hanno ricevuto un addestramento speciale da Hamas.
  8. All’improvviso abbiamo scoperto che le scuole, gli ospedali e le moschee di Gaza sono quartier generali organizzati del terrorismo e magazzini di munizioni con tunnel sotterranei di Hamas.
  9. All’improvviso abbiamo scoperto che a Gaza esiste una “metropolitana” sotterranea di Hamas che si estende per 500 km, che Israele non può che invidiare.
  10. All’improvviso abbiamo scoperto che i presunti medici e insegnanti di Gaza si sono rivelati attivi terroristi di Hamas.
  11. All’improvviso abbiamo scoperto che razzi e mortai sono tenuti nelle stanze dei bambini nelle case di Gaza.
  12. All’improvviso abbiamo scoperto che Hitler e il suo libro “Mein Kampf” erano molto popolari a Gaza, e la sua traduzione in arabo era in quasi ogni casa di Gaza, o un ritratto dell’autore.
  13. All’improvviso abbiamo scoperto che gli abitanti di Gaza vivono una vita di lusso, con ville a più piani con piscine e auto tedesche premium.
  14. All’improvviso abbiamo scoperto che non c’è alcun assedio israeliano su Gaza perché confina ancora con la sua sorella musulmana, l’Egitto.
  15. All’improvviso abbiamo scoperto che la maggior parte dei “cittadini” di Gaza sostengono Hamas e altri gruppi terroristici, hanno eletto Hamas in elezioni democratiche e hanno celebrato il massacro del 7 ottobre.
  16. All’improvviso abbiamo scoperto che quelli che vengono chiamati giornalisti a Gaza che lavorano per i media occidentali come CNN, AP, Reuters e altri si sono rivelati terroristi di Hamas che hanno partecipato al massacro del 7 ottobre.
  17. All’improvviso abbiamo scoperto che quelli che vengono chiamati “attivisti per la pace” e “lavoratori delle organizzazioni internazionali per i diritti umani” delle Nazioni Unite, della Croce Rossa e dell’OMS, si sono rivelati terroristi e persone corrotte di Hamas.
  18. All’improvviso abbiamo scoperto che ciascuno dei leader di Hamas è miliardario e più ricco del presidente Trump, con un patrimonio netto di 4-5 miliardi di dollari ciascuno. Jannat ha anche pubblicato un video di una gastronomia di Gaza piena di carne prima dell’attuale guerra e ha scritto che “Ci sono arabi nei paesi arabi che mangiano carne una volta all’anno, come il popolo algerino”.

La denuncia di Hamas da parte di Jannat ha causato indignazione sui social media poiché alcuni l’hanno definita una “traditrice” e un “cane sionista”. In alcuni casi ne hanno addirittura chiesto la morte. Tuttavia, altri sostengono che le parole di Janat siano “vere” e che Hamas abbia utilizzato cinicamente l’ONU e vari organismi internazionali nel corso degli anni per scontrarsi con Israele. Questa coraggiosa Jannat, citata anche da Khaled Abu Toameh, importante firma del Jerusalem Post, è una giornalista e analista politica siriana che in passato ha lavorato per The Guardian. A lei e ad altri attivisti arabi che hanno aperto gli occhi sulle menzogne della propaganda palestinese, va comunque il merito di aver finalmente aperto un vaso di Pandora che Hamas e i suoi complici occidentali tenevano sigillato.

Deborah Fait

 

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