domenica, Novembre 24, 2024
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Marsala. Grillo in caduta libera cerca “rifugio” in Fratelli d’Italia

E si, il Sindaco Massimo Grillo probabilmente ha già cominciato a prendere coscienza del suo fallimento politico e sembra sia in cerca di un rifugio che possa garantirgli quantomeno la possibilità di ricandidarsi nel 2025. Circolano voci di suoi contatti a Roma con i vertici di FdI se non addirittura con Giorgia Meloni e di un suo possibile ingresso nel partito. Però, la possibilità di accordi per una sua ricandidatura appaiono scarse se non nulle e non sembra ci possa essere spazio e tempo per un suo lancio alle europee. Ma è naturale e ovvio che tenti di rimanere a galla.
Il declino di Grillo è iniziato da subito dopo le elezioni. E’ andato in contrasto con chi aveva contribuito alla vittoria e nel tempo ha snaturato la squadra presentata agli  elettori. Ignazio Chianetta che con le sue tre liste ha contribuito e non poco alla sua elezione è stato la prima vittima politica seguito un anno dopo, dall’estromissione degli  assessori  Antonella Coppola, Oreste Alagna,Paolo Ruggieri, Arturo Galfano prima delle elezioni e quindi Michele Milazzo è circondato di amici di lunga data e dato spazio a Enzo Sturiano che si dice avesse minacciato sfaceli politici semmai il Sindaco avesse rimosso Galfano salvo poi chetarsi con la nomina di un suo assessore di riferimento, Ivan Gerardi, al posto dell’assessore sfiduciato.

Dott. Arturo Galfano

Dott. Massimo RuggieriDiceva il Negus Hailé Selassié “Per molti la coscienza inizia lì dove finisce il vantaggio.”
Il classico “do ut des” e coerenza zero.
Poco amato dai cittadini,  isolato politicamente e sprofondato nelle retoriche tipiche di un politico con scarse capacità di amministrare la città, Grillo, politico di lunga data,  in questi primi tre anni di sindacatura ha confermato tutti i dubbi e le perplessità circa le sue capacità politiche di fare sintesi e di amministrare la città che molti cittadini avevano espresso sin dal momento in cui è stata a resa nota la sua candidatura.
Le risposte più comuni alla domanda come mai sia riuscito a salire al Palazzo sono semplici e lineari. Le elezioni le ha vinte per i soliti giochetti politici che si sono evidenziati, per l’errore fatale dell’ex sindaco Di Girolamo di non voler ascoltare i cittadini e la sua stessa maggioranza i cui consiglieri si sono per la maggior parte alleati con Grillo contro lo stesso Di Girolamo, in generale per la grave pochezza della classe politica locale, per la consuetudine dei marsalesi di votare per amicizia, per conoscenza e, in fondo in fondo, per opportunismo. Appare evidente che il cittadino marsalese non si pone il problema delle capacità politiche dei candidati. La città gli va bene così, caotica, anarchica e senza un governo che governi.
Al Palazzo VII Aprile taluni consiglieri “storici” fanno ormai parte dell’arredo e lo stesso presidente del Consiglio comunale, in carica da tre sindacature con maggiorenze e partiti  diversi,  è per certi aspetti una anomalia nelle anomalie. Il presidente del M5S, Giuseppe Conte,  non è stato certo un precursore …
In questo desolante quadro, il futuro non si presenta roseo e l’anarchia, la decadenza sociale, economica e la mancanza di sicurezza non potranno che accentuarsi. Il conto dei danni che questa amministrazione e questa politica sta producendo alla città si potranno contare alla fine e sarà un lungo elenco.
In una passaggio di una intervista che appare come “autointervista celebrativa”, pubblicata su Il Vomere dell’11 Dicembre scorso, Grillo afferma che”da tre anni lavoro incessantemente per rendere (ndr. Marsala) una città moderna ed efficiente. Prima della fine del mandato sarà tutto visibile …” .
Fin qui abbiamo potuto assistere alla decadenza lenta ma inarrestabile della città e ascoltato proclami e annunci di opere che non hanno assolutamente portato beneficio ai cittadini.
Il futuro non si presenta roseo e l’anarchia, la decadenza sociale, economica e la mancanza di sicurezza non potranno che accentuarsi nel prossimo futuro. La conta dei danni che questa amministrazione e questa politica sta producendo alla città si potranno contare alla fine e sarà un lungo elenco.
Ripeteva Jodeph De Maistre che “Ogni popolo ha il governo che si merita” e a Marsala certa politica trae nutrimento dall’anarchia e dall’opportunismo dei cittadini.
Michele Santoro

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