La denuncia di un pescatore che sta pensando smettere l’attività.
L’abusivismo in Sicilia si sa è un problema difficile da risolvere ma fino a qualche tempo
fa gli abusivi operavano solo sulla terra ferma. Pesce sulle bancarelle improvvisate, ricci agli angoli della città,
frutta e verdura esposta lungo le strade a contatto con i gas di scarico altamente inquinanti e pericolosi sono la normalità in una città che sembra ormai caduta in una grave crisi anarchica. Le istituzioni preposte non intervengono giustificandosi con la carenza di personale e così l’abusivismo e l’anarchia impazzano.
Da qualche tempo c’è un altro tipo di abusivismo, la pesca “professionale abusiva d’altura”.
Ai piccoli pescatori che operano sotto costa e poi vanno a vendere il pesce in giro per la città con le proprie auto private e taluni all’Antico Mercato del Pesce, si sono aggiunti diportisti proprietari di barche in grado di uscire a largo, si improvvisano pescatori, fanno battute di pesca e poi “in nero” rivenderebbero a ristoranti e grossisti a prezzi ovviamente inferiori a quelli di mercato.
Mentre la politica parla di rilancio, il mondo della pesca è costretto ora a doverfare i conti con un’altro grave problema. I diportisti pescatori abusivi. Risoltutato ? Mercato drogato dall’abusivismo diportista, riduzione dei profitti e crisi.
Taluni stanno seriamente pensando di mettere in secco la barca e cercare fortuna altrove.
Ms
