Mondo e dintorni ha pubblicato già tre articoli sulla spinosa e grave problematica dei prodotti ortofrutticoli esposti lungo strade e marciapiedi della città per sottolineare la grave e ingiustificata disattenzione delle istituzioni preposte al grave problema che pone grossi rischi per salute di chi con troppa facilità acquista prodotti esposti al possibile inquinamento da polveri sottili e sostanze altamente pericolose.
E’ indubbio che prodotti esposti lungo le strade e sui marciapiedi siano soggetti ad inquinamento diretto di polveri sottili e PM10 e PM 2,5, al particolato, agli ossidi di azoto (NOx), al monossido di carbonio (CO) e all’anidride carbonica (CO2), al NMVOC e NH3 (ammoniaca), e quindi fuori di dubbio che prodotti esposti a questi elementi siano gravemente lesivi per la salute pubblica.
Un problema grave per chi, con troppa facilità acquista alimenti esposti in queste condizioni senza valutare le possibili conseguenze sulla propria salute.
La legge individua, con norme stringenti che non si prestano ad interpretazioni – le istituzioni preposti alla tutela della salute pubblica e del rispetto della legge.
Rispettivamente, SIAN dell’Asp di Trapani, SUAP del Comune, Sindaco, e Ufficio di Igiene e Profilassi e Polizia Municipale (questi due ultimi hanno riferito di non essere responsabili) e, malgrado siano state interessate, la situazione, causa una totale inerzia e disattenzione giustificata con la carenza di personale, rimane immutata e permane forte il rischio di inquinamento dei prodotti ortofrutta con conseguente danno alla salute pubblica.
Solo dopo l’intervento di Mondo e Dintorni, a luglio il SIAN e la Polizia Municipale, hanno effettuato una operazione di facciata, giusto per poter dire, ci siamo mossi. Hanno sanzionato un ambulante a cui è stata sequestrata la merce, ma nulla è cambiato e l’anarchia, la violazione delle leggi e si manifestano in modo plateale. Lo stesso ambulante è sempre allo stesso posto e nelle stesse condizioni di prima. Avevamo paventato la possibilità – rivelatasi corretta – che si poteva trattare solo di un intervento spot. Non ci eravamo sbagliati e a Marsala non sembra essere chiaro che i commercianti di ortofrutta devono, per legge, esporre i loro prodotti all’interno dei propri negozi e gli ambulanti, su mezzi idonei, possono sostare solo nelle aree di sosta indicate dall’Amministrazione e non lungo le strade di maggior traffico.
Pensiamo che non ci possano essere scuse. La carenza di personale non può giustificare l’anarchia che si manifesta nel settore. SIAN, Sindaco e SUAP debbono intervenire senza indugio alcuno e mettere fine ad una situazione vergognosa e pericolosa.
Sulla responsabilità istituzionali è appena il caso di ricordare che l’attentato alla salute pubblica, nei vari mordi e forme in cui si può manifestare – nel caso di specie attraverso l’esposizione dei prodotti all’inquinamento polveri sottili e PM10 e PM 2,5, al particolato, agli ossidi di azoto (NOx), al monossido di carbonio (CO) e all’anidride carbonica (CO2), al NMVOC e NH3 (ammoniaca), elementi altamente pericolosi per la salute pubblica- è un delitto previsto dal codice penale.
Poiché la questione rientra nella casistica dei reati penali, è auspicabile che le istituzioni responsabili alla tutela della salute pubblica e del rispetto della legge, non attendano che sia la Magistratura ad intervenire una volta che sia stata formalmente informata della situazione.
Già perché, come ricorda la Corte di Cassazione, potrebbe sussistere l’ipotesi di reato di concorso in attentato alla salute pubblica a carico di chi non interviene per tutela salute e legge.
Michele Santoro