sabato, Settembre 7, 2024
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Vacanze finite a Marsala … ritorna l’anarchia nella vendita di ortofrutta

Frutta alle  polveri sottili e PM10 e PM 2,5, al particolato, agli ossidi di azoto (NOx), al monossido di carbonio (CO) e all’anidride carbonica (CO2), al NMVOC e NH3 (ammoniaca). Sono questi elementi inquinanti e potenzialmente cancerogeni a cui sono esposti i prodotti ortofrutticoli in talune precise aree centrali di Marsala.
Non c’è verso. Le istituzioni preposte alla salute del cittadino, ovvero, ASP di riferimento, Sindaco Massimo Grillo e Dirigente del SUAP del Comune, Ing. Pier Benedetto Mezzapelle, proprio non ce la fanno a coordinarsi per mettere fine ad una palese violazione delle norme di legge.
I negozianti di ortofrutta in città e gli ambulanti, taluni abusivi, hanno ripreso la loro “normale attività” e sono ritornati ad esporre i prodotti ortofrutticoli lungo le strade e sui marciapiedi che così vengono a contatto con smog e polveri inquinanti che ne alterano la genuità e la freschezza.
Come abbiamo scritto nei nostri precedenti articoli, tutto ciò accade perché chi è preposto alla salute pubblica e alla salubrità dei prodotti messi in vendita, ha attuato il classico gioco del rimpallo di responsabilità. Dopo un nostro intervento presso la Polizia Municipale sarebbero stati effettuati dei controlli a campione e, incredibilmente, sanzianato, inutilmente,  solo un ambulante in zona Piazza Marconi.
Ovviamente, senza un assiduo controllo tutto ritorna come e più di prima.
ll responsabile dell’Ufficio Igiene ambienti di Vita, Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizioni dell’ASP di Trapani, competente per territorio,  lamenta la scarsità di personale e precisa che dispone di soli due ispettori per una città territorio come Marsala.
Il Dirigente del SUAP – Dr.. Mezzapelle, a cui è stato chiesto se l’Ufficio avesse mai autorizzato l’uso del suo pubblico ad attività commerciali riferibili alla vendita di frutta e verdura, ha glissato accuratamente la domanda. Infatti ha rimandato il tutto alla norma nazionale che norma l’inizio di attività commerciali e alla richiesta di parere all’Ufficio di Igiene degli Alimenti dell’ASP, Ufficio questo, che rimanda alle norme della SCIA.
Il sindaco, che deputato alla salvaguardia ed alla tutela della salute pubblica, non interviene.
Il 5 Agosto abbiamo chiesto al Dirigente Mezzapelle se l’ufficio avesse rilasciato autorizzazioni all’occupazione di suolo pubblico a negozi di vendita prodotti ortofrutticoli e se si se nella richiesta degli interessati è stato specificato che la richiesta era finalizza all’esposizione di ortofrutta sui marciapiedi e sulla sede stradale.
Abbiamo chiesto inoltre di sapere se sono state rilasciate autorizzazioni di occupazioni di suolo pubblico ad ambulanti di ortofrutta che non hanno indicato – nella SCIA – e successivamente nella richiesta di occupazione di suolo pubblico, la tipologia di auto negozio per l’attività richiesta.
Ad oggi, nesuna risposta e tra ritardi e rimpalli l’anarchia la fa da padrone in un settore delicato e sensibile per la salute dei cittadini.
Le norme che regolamentano la questione esistono come pure sono ben indicati i responsabili per la tutela della salute pubblica e della salubrità dei prodotti alimentari messi in vendita.
Da un esame delle normativa, e precisamente del D.Lgs 114/98, delle Ordinanze Ministero Sanità 56/2000  e 3/4/200, del  Dlgs 193/2007 => disciplina le violazioni dei Regg. (CE) 852/04 (sull’igiene dei prodotti alimentari) e 853/04 (sull’igiene dei prodotti di origine animale) della sentenza della Sentenza Corte di Cassazione 6108/2014 ed infine del Codice Penale ex art 453, emerge in modo chiaro ed inequivocabile che i negozianti di ortofrutta  non possono esporre i prodotti sui marciapiedi e lungo le strade e il commercio in forma itinerante, ovvero la vendita di prodotti (alimentari e non) effettuato con mezzi mobili (come camion-negozi e furgoncini)  fuori dalle aree riservate ai mercati, può essere autorizzato solo in aree di sosta opportunamente indicate dall’Amministrazione, lontano dal traffico e  solo per il tempo necessario per la  vendita per evitare che i prodotti vengano inquinati da polveri sottili.
La situazione inspiegabilmente si tollera da troppo tempo, comporta evidenti e gravi rischi per la salute pubblica, è quindi tempo gli enti responsabili alla sua tutela – Sindaco, SUAP del Comune  di Marsala e (SIAN) ASP di Trapani, alla luce delle normative di legge, si coordinano per far cessare queste gravi, evidenti e persistenti violazioni che comportano rischi gravi per la salute dei cittadini.
Interventi decisi e decisivi, e controllo del territorio. I fatti sono troppo evidenti, non possono sfuggire ad un normale pattugliamento della città e non è necessario neanche un controllo capillare.

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