Nella guerra che si sta combattendo in Ucraina negli ultimi giorni emergono con sempre più chiari i segni di una pazzia politica collettiva che ha perso ogni contatto con la realtà.
Che la situazione sia oltremodo e non lascia presagire nulla di buono è dimostrato dalle roboanti dichiarazioni di Biden, Macron, Scholz e Meloni circa la volontà dei rispettivi governi di inviare armi e munizioni all’Ucraina fino a quando necessario e cioè, hanno chiarito, fino a quando non avrà riconquistato i territori che la Russia ha già annesso alla federazione.
Le parole di Meloni, con Kiev fino alla vittoria e Biden , gli USA e la Nato fino alla vittoria con Kiev , non necessitano di interpretazioni.
Sembrano macigni, dettate dalla voglia di protagonismo mediaco che ignorano i più elementari principi di buon senso politico e saggezza. Ma, sopratutto, parole che si scontrano con quelle di buon senso e realtà di autorevoli uomini d’arme quali il Generale Mark Milley e l’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, rispettivamente capi di stato maggiore della difesa USA e italiano.
Il Generale Mark Milley, ha recentemente rilasciato al Financial Times una dichiarazione che non lascia dubbi. Né Russia né Ucraina possono vincere.
Gli fa eco dall’Italia l’Ammiraglio Cavo Dragone,, che in una intervista rilasciata al quotidiano La Stampa afferma. “Né Kiev né Mosca possono vincere. Non esiste una soluzione militare”.
Ed allora, Signora Giorgia Meloni, se le cose stanno come dicono due autorevoli uomini d’arme, trovi il coraggio di dire no e fermarsi.
Ammettere di aver sbagliato è dimostrazione di maturità e buon senso.
Michele Santoro