Siamo giunti alla fine del 2022 e, come scrive sul Courrier des Strateges la direttrice del think tank parigino Geopragma, Caroline Galactéros, Dottore in scienze politiche, colonnello della riserva operativa delle Forze armate ed ex direttore di seminari presso l’École de guerre (Parigi), la Russia ha vinto, contro ogni previsione, la prima guerra. Quella della resistenza.
Sin dai primi giorni dell’attacco all’Ucraina le cancellerie di tutto il mondo occidentale e i media, megafono poco indipendenti dei governi guerrafondai, avevano avanzato ipotesi catastrofiche per la Russia in campo militare e soprattutto, in campo economico e finanziario. Mosca ha retto e risposto meglio dei paesi europei alle ridicole sanzioni che come molti analisti prevedevano, si sono ritorte sull’economia dei paesi europei ed in particolare sull’Italia, anello debole in tema di economia e finanza dell’occidente.
Giorgia Meloni ha recentemente parlato con Zelensky e gli ha garantito assistenza e aiuti militari pari ad un importo di 10 milioni di euro che vanno ad aggiungersi agli oltre 450 milioni che il governo italiano ha sottratto alle necessità dei cittadini per favorire la cricca di Kiev che sta combattendo una guerra per il potere assoluto ben spalleggiato dagli USA che, come alcuni paesi Europei hanno molti interessi (ndr.: terre rare, carbone e metalli del Donbass) in terra Ucraina.
Non cè dubbio che la Russia abbia invaso l’Ucraina in soccorso delle popolazioni del Donbass, ma l’inizio delle ostilità è responsabilità di Kiev.
Come ricorda la Galactéros, “la Russia ha lanciato la sua operazione militare speciale in Ucraina per evitare che le forze ucraine, che hanno condotto una guerra di trincea contro le repubbliche del Donbass, passassero all’offensiva e attaccassero nuovamente le repubbliche autoproclamate“.
Già da mesi gli ucraini avevano iniziato un massiccio dispiegamento di forze nell’area del Donbass e i bombardamenti contro i ribelli russofoni erano in corso da tempo in previsione di un attacco finale che sarebbe avvenuto nella notte tra il 18 e 19 Febbraio 2022.
Abbiamo scritto in un nostro articolo del 13 Marzo 2022 che “secondo i rapporti delle agenzie internazionali indipendenti, l’attacco russo all’Ucraina è stata la conseguenza del massiccio bombardamento ucraino sul Donbass iniziato il 17 febbraio. Ma non è tutto. Come riferisce Jamie Dettmer dell’agenzia statunitense Voice Of America in una corrispondenza da Varsavia il 19 febbraio, l’attacco ucraino alle repubbliche di Donetsk e Luhansk sarebbe iniziato nella notte tra il 18 e 19 febbraio, alle ore 1.40 .
Voanews riporta, che parlando alla conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera sabato, il vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris, pur essendo certamente al corrente dell’attacco nel Donbass, aveva ipocritamente detto che un piano russo era già in corso. “C’è un playbook di aggressione russa, e questo playbook è fin troppo familiare a tutti noi. La Russia si dichiarerà ignorante e innocente. Creerà un falso pretesto per l’invasione, e accumulerà truppe e potenza di fuoco in piena vista“. Mentire sapendo di mentire”.
Secondo la Galactéros “La Russia spera che un giorno gli ucraini si rendano conto di essere stati governati da una cricca assolutamente indifferente ai loro interessi, seguendo un percorso suicida di cui il popolo ucraino è vittima” e aggiunge che l’attuale Stato profondo di Kiev sia chiamato Ukronazis, dato che l’attuale establishment ha legami con il regime hitleriano e con i collaborazionisti nazisti di Bandera durante la guerra”.
Gli ucraini sono usati come carne da macello per interessi di geopolitica degli USA che non vogliono perdere la supremazia economica , il controllo politico militare sull’Europa ma soprattutto la supremazia valutaria sul mondo occidentale che, ricorda Galactéros, “hanno volontariamente oltrepassato le linee rosse fissate da Putin”.
In questo gioco al massacro del popolo ucraino i governi europei si sono dimostrati più che deboli ed impotenti, vili vassalli del grande fratello USA.
Giorgia Meloni che , secondo quanto ricorda Huffigthon Post del 10 Maggio 2021, affermava con enfasi che “Putin difende i valori europei”, capirà troppo tardi che la guerra finirà solo quando l’Italia e l’Europa tutta si ribelleranno alla logica di guerra del governo statunitense e vireranno verso un logica di pace.
Sperare nella caduta di Mosca è irrealistico ma sopratutto pericoloso.
Michele Santoro