Siamo giunti quasi al punto di non ritorno. A questo punto la domanda sorge spontanea: chi è il pazzo ?
Nubi nere si addensano sempre più velocemente sull’intera Europa e Draghi ricorda Mussolini. .
La guerra tra Russia e Ucraina che doveva essere esclusivamente “regionale” e trattata dalla politica internazionale come tale, è divenuta inesorabilmente guerra totale.
Inutile girarci intorno. Biden ha trascinato l’Europa, vile e vassalla degli USA, ad una guerra che sta distruggendo il tessuto economico e sociale dell’intero continente e potrebbe essere l’inizio della disgregazione dell’Europa politica ed economica.
Sembra non ci siano più margini per riattaccare i cocci. La Germania ha detto chiaro e tondo a tutti che se ne frega dell’Europa e fa da sola. La Norvegia e l’Olanda godono e l’Italia di Draghi, il migliore, affonda in un crisi che appare di dimensioni epiche e senza fine.
Draghi per certi aspetti ricorda Mussolini. Il Duce entrò in guerra con 8 milioni di baionette fantasma, Draghi ha trascinato in guerra – perchè in ultima analisi in guerra siamo – senza considerare la situazione del paese e delle ripercussioni catastrofiche che stanno distruggendo il paese. Lascia a Giorgia Meloni un paese sull’orlo del precipizio.
Ora siamo alla resa dei conti. Zelensky con la richiesta di entrare subito nella NATO dice apertamente di voler trasformare un conflitto tra due parti in una guerra mondiale e nucleare.
Biden lo incoraggia e dopo le minacce di Febbraio, mette in atto le minacce sabotando i gasdotti tra Russia e Germania.
Jens Stoltenberg, Segretario generale per finta della NATO, longa manus degli USA e eterodiretto dal Pentagono, incita al suicidio la guerrafondia Ursula Van Der leyen e lo stuolo di burocrati incapaci al vertice dell’Unione.
Ci sono tutti gli ingredienti per una tempesta perfetta.
Misa