martedì, Novembre 26, 2024
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Elezioni. Non ha perso la Lega, ha perso Salvini

La leggenda Alberto da Giussano

Il risultato catastrofico della Lega ha un solo responsabile, Matteo Salvini. Ha trasformato la Lega da movimento secessionista ad un partito politico nazionale . La Lega autonomista e secessionista scompare e nasce nel 2017 la Lega per Salvini Premier e dallo Statuto – pubblicato nella GUR del 14 Dicembre 2017, sparisce il riferimento ad Alberto da Giussano, eroe della leggenda lombarda, simbolo del Carroccio. https://dait.interno.gov.it/documenti/trasparenza/EUROPEE_20190526/Documenti/11/[11_Man_CENTEMERO_GIULIO_3_955]-Lega_per_Salvini_Premier.Statuti.pdf
Il piano funziona e alle elezioni del 2018 ottiene il 17% e si allea con il M5S per formare il governo, rompendo l’alleanza con il centrodestra.
Sembrava che la nave veleggiasse con il vento in poppa ma con le elezioni europee dove la “sua” lega ha avuto un successo enorme passando dal 4 al 34% dei voti, il vento è cambiato.
Forte del  risultato europeo si convince di poter ottenere il massimo risultato e governare il paese. Rompe con Conte invocando le elezioni ma Renzi & C. gli sbarrano la strada creando il governo Conte 2 con Partito Democratico e 5S.
Messo all’angolo, il leader del Carroccio non ne ha azzeccato più una. Dal Papete in poi, ha detto di tutto e di più e il contrario di tutto.
Ondivago e senza precisa e coerente politica ha più volte sbandato perdendo credibilità e consensi a favore del partito della Meloni.
Ad aggravare la crisi di consensi la decisione di appoggiare il governo Draghi voluto da Mattarella dopo la caduta del governo Conte due con una seconda trovata di Renzi.
La sua macchina comunicativa che per lungo tempo aveva spopolato con l’utilizzo massiccio dei mezzi di comunicazione, si è improvvisamente inceppata e lui si è trovato improvvisamente solo. Salvini si è improssivamente trovato solo al comando con il leader storico Bossi che gli ha ora dichiarato guerra creando il “Comitato per il Nord”, viatico per un nuovo partito sganziato dalla Lega per Salvini Premier.
Cosa succederà ora è difficile da prevedere. La sua incostanza potrebbe essere una mina vagante per il prossimo governo Meloni.
Le prime avvisaglie si sono già evidenziate e, al di là delle assicurazioni dell’ex “capitano” sarà difficile la navigazione per il nuovo presidente del consiglio.

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