Alma Israel Rsearch and Education Center in un suo report avverte che Hezbollah sta mettendo in atto preparativi per iniziare conflitto armato diretto con Israele.
La scintilla che potrebbe provocare il conflitto è da ricercare nella tensione tra Libano e Israele sulla sovranità dell’area Off Shore di Karish, ricco giacimento di gas al confine tra i due paesi nel Mediterrano. Ma è Teheran che tira le fila.
Hezbollah ha da tempo minacciato il conflitto per la sovranità di questo giacimento e i negoziati con il Libano che sono praticamente azzerati danno ai terroristi una plausibile scusa per agire.
L’Alma Research and Education Center rileva che le minacce di Hezbollah sono aumentate e il conflitto più volte minacciato non è più una ipotesi ma si chiede e sono reali le minacce di Hezbollah.
E’ però un fatto che osservando i movimenti sul terreno che avvengono sotto gli occhi distratti di UNIFIL, non lascerebbero dubbi sulle intenzioni del gruppo terroristico e di Hassan Nasrallah.
“Vari rapporti indicano che Hezbollah è in allerta verso un possibile confronto con Israele a causa dei negoziati sui confini marittimi. Secondo vari rapporti, Hezbollah è al massimo dell’allerta dal 2006.
Secondo tali rapporti, Hezbollah ha recentemente condotto un test di competenza per i suoi posti di comando e il sistema di comunicazioni militari. La schiera di riserva di Hezbollah è stata messa in allerta (Hezbollah aveva tra 20.000 e 30.000 riservisti), le unità di Hezbollah sono state richiamate in Libano dalla Siria e gli agenti operativi nel sud del Libano sono stati rafforzati.
“Se questo rapporto è corretto, Hezbollah si sta preparando per qualcosa di grande, oltre la disputa sul giacimento di gas di Karish. Quindi cosa sta succedendo? Poiché l’accordo con l’Iran vacilla a causa della mancata accettazione da parte dell’Iran, la guerra si avvicina rapidamente. Israele ha chiarito che è disposto ad attaccare l’Iran per impedire che raggiunga il breakout. La Repubblica islamica di Teheran lo sa e sta preparando un vero e proprio contrattacco usando Hezbollah. Quindi, mentre l’amministrazione di Biden gioca sulle divisioni negli Stati Uniti e ritira attivamente la sua influenza dal mondo, l’Asse iraniano-russo-cinese sta rapidamente legando un cappio intorno allo Stato ebraico. Russia e Cina non hanno alcun interesse a combattere direttamente, ma aiutare e favorire l’attacco iraniano è nel loro interesse.
Dopotutto possono raccogliere i frutti dopo. La scorsa settimana l’ex primo ministro Bibi Netanyahu è uscito da un incontro con l’attuale primo ministro Yair Lapid visibilmente scosso dall’incapacità del governo di fermare il programma nucleare iraniano e dalla mancanza di strategia per poter affrontare la questione del nucleare iraniano.
E’ un allarme rosso che è attenzionato dai vertici militari dell’IDF ma è chiaro che la responsabilità di una guerra aperta tra Israele ed Hezbollah è da attribuire in parti uguali al governo libanese e a UNIFIL , impotenti e sotto ricatto degli uomini del potente Hassan Nasrallah che si dice soggiorni in lussuosi alberghi di Teheran.