venerdì, Ottobre 18, 2024
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Leonardo drs e  Rafael Advanced Defense Systems evitano la fine del carro armato tradizionale

Secondo stime attendibili, la Russia fino ad oggi ha perso più di 800 carri armati e questo pensare a molti supporre che nella guerra hi-tech del terzo millennio, questo sistema d’arma sia divenuto obsoleto.

Una considerazione in parte condivisibile solo si pensa all’utilizzo classico del carro armato in battaglia.

Infatti, non ci saranno più “epici” scontri tra carri come quelli della  Seconda Guerra Mondiale. Per intenderci, come la battaglia di Kursk sul Fronte Orientale della Seconda guerra mondiale che non a torto viene ricordata come la più grande battaglia tra carri armati della storia.

Nella guerra di oggi la valenza del carro armato rimane importante ma va rivisto completamente il suo assetto di difesa che non può essere più “passivo”, ovvero basarsi esclusivamente sulla resistenza della corazza, ma deve diventare “attivo”.

Le guerre servono anche per imparare e testare gli armamenti.  Il conflitto russo-ucraino è certamente un eccellente campo per valutare l’efficacia in combattimento, di armi controcarro di nuova generazione, come lo statunitense l FGM-148 Javelin, l’israeliano il  MAPATS e il russo Kornet-M.

Le valutazioni negative di alcuni generali USA che ritengono la ritirata russa da Kiev e Karkiv quasi esclusivamente dall’errata pianificazione dell’attacco, dall’impiego errato dei carri e in genera da un esercito non addestrato, appaiono semplicistiche.

Un esercito male addestrato con vertici incapaci non avrebbe potuto riconsiderare l’attacco iniziale su vasta scala per i ritirarsi verso l’interno e ridispiegare le truppe nel settore orientale dell’Ucraina senza una efficiente logistica. 

Se grazie ai missili USA e britannici, ma soprattutto alla capillare informazione americana alle forze ucraine, in prima battuta queste hanno potuto controbattere ai russi,  proprio la manovra effettuata dai russi e definita “sconfitta”  dai mass media, imbeccati dalla propaganda statunitense e ucraina, ha permesso all’armata russa di concentrare la propria potenza di fuoco nel Donbas e avanzare come sta facendo da settimane.

L’uso dei carri armati è stato rivisto e adattato alle nuove situazioni per evitare di esporli al fuoco dei missili anticarro.

Una nuova era quindi inizia. Il vecchio carro armato va in soffitta, ma rimane vitale per la supremazia in battaglia sia per la sua potenza di fuoco, che per la  mobilità e la sua capacità di operare di giorno e di notte.

L’evoluzione arriva come al solito da Israele. Durante la guerra contro Hezbollah l’IDF subì attacchi anche con ordigni improvvisati e missili anticarro spalleggiabili. 

Sistema Trophy – Fonte Leonardo DRS

L’industria israeliana di sistemi d’arma e tecnologia militare Rafael Advanced Defense Systems Ltd, con l’omologa italiana Leonardo DRS, ha sviluppato il sistema TROPHY, che, come riferisce un comunicato della Leonardo DRS ,  assicura una protezione efficace dalle minacce costituite da razzi e missili anticarro, permettendo nello stesso tempo di localizzare e segnalare l’origine del fuoco ostile per un’immediata reazione.

Fonte Leonado Drs

TROPHY migliora notevolmente la capacità di sopravvivenza dell’equipaggio e del veicolo. Il sistema utilizza un radar a scansione elettronica attiva per individuare le minacce in condizioni operative anche estreme, fornendo al carro una protezione continua a 360 gradi. Inoltre, un computer di bordo è in grado di registrare e classificare la minaccia rilevata.

Una nuova era è iniziata per il carro armato , ma la guerra hi-tech ci porta ora a considerare primaria la ricerca sui “droni caccia droni”. E  il cane che si morde la coda, a nuove armi si contrappongono nuove contromisure..

L’arte della guerra è diventata storia. Sarà forse la fine dei generali ?

Michele Santoro

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