Già, se il governo ukraino non si riprende la carta moneta scambiata dai profughi ukraini presso le banche aderenti al progetto del governo italiano, sarà lo Stato, ovvero i cittadini italiani che metteranno mano ai loro portafogli.
E’ quanto si evince dal Decreto Aiuti,, in discussione alla Camera dei Deputati, che dovrebbe contrastare gli effetti della crisi politica e militare in Ucraina a lenire gli effetti della crisi economica che sta attanagliando gli italiani.
Come sempre, il titolo dice una cosa, il testo ne prevede un’altra. Ed ecco che al comma 10 dell’art 47 si legge … “È prestata la garanzia dello Stato in favore della Banca d’Italia per il caso di inadempimento da parte della Banca Nazionale di Ucraina dell’obbligo di acquisto delle banconote di cui al comma 8. La garanzia ha per oggetto l’importo in euro delle banconote ucraine acquisite dalle banche aderenti e dalla Banca d’Italia, determinato secondo le modalità di cui ai commi 4, 7 e 8. Il Ministero dell’economia e delle finanze procede al pagamento entro trenta giorni dal ricevimento della richiesta da parte della Banca d’Italia”.
È prestata la garanzia dello Stato in favore della Banca d’Italia per il caso di inadempimento da parte della Banca Nazionale di Ucraina dell’obbligo di acquisto delle banconote di cui al comma 8. La garanzia ha per oggetto l’importo in euro delle banconote ucraine acquisite dalle banche aderenti e dalla Banca d’Italia, determinato secondo le modalità di cui ai commi 4, 7 e 8. Il Ministero dell’economia e delle finanze procede al pagamento entro trenta giorni dal ricevimento della richiesta da parte della Banca d’Italia.
Ma non è tutto. Si prevede anche un prestito a Kiev di 200 milioni di euro e si inserisce anche la possibilità di assumere “consulenti ed esperti” per la segreteria tecnica della Presidenza del Consigio e la proroga dei contratti di collaborazione autorizzati ai sensi dell’articolo 24, comma 1, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104. E poi …. Tanto altro che con gli aiuti degli italiani c’entrano poco o nulla.
La solita politichetta. La cosa che lascia preoccupati è che senatori, deputati e media non ne parlano e non protestano.