Si fa tanto parlare del nuovo imperialismo russo dimenticando che dalla caduta del Muro di Berlino, è la NATO, ovvero l’occidente a guida USA, ha spinto oltre ogni logica di stabilità politica, all’accerchiamento sistematico della Russia.
In pochi anni ha inserito nel sistema di alleanza atlantica sempre più alleanza con la Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovenia, Slovacchia e Ungheria e pensa, con l’ingresso dell’Ukrania nella NATO di chiudere definitivamente in una morsa militare la Russia.
I media internazionali fanno a gara per ingigantire le “ragioni” occidentali paventando sempre la volontà russa di riegemonizzare l’aria orientale dell’Europa.
Ma quale nazione al mondo può accettare che i propri confini siano presidiati da basi militari e misssili puntati sulla propria capitale. E’ la NATO che decide e gli stati membri subiscono con viltà le sue pericolose operazioni di aggressione nei confronti della Russia.
Inutile girarci intorno, non c’è alcuna necessità che gli ex membri del Patto di Varsavia diventino la piattaforma di lancio della NATO contro la Russia.
L’ipocrisia occidentale accompagna la pericolosità della NATO che nel tempo è diventato un organismo sovranazionale politico che fa “pericolosa” politica di aggressione e non già quella struttura militare alle dipendenze della politica.
Interventi in violazione dello “statuto” NATO che prevede interventi di difesa degli stati membri , l’alleanza ha invaso l’Afghanistan da dove si è vergognosamente ritirata con le pive nel sacco, quindi dispiegato soldati in Siria e Ira k, operato e opera in Bosnia Ezgovina, Kosovo, Montenegro, Serbia, Somalia e Libia.
Evidentemente alla NATO tutto questo interventismo oltre il proprio “statuto” non basta, la NATO a guida USA “vuole” chiudere la Russia in un cantuccio, controllata e minacciata militarmente ai suoi confini.
La Russia il dovere di difendere i suoi confini. L’Alleanza ha fatto il suo tempo e pensare ad un scioglimento, questo si, sarebbe utile alla pace nel mondo.
Ms