Il giornalismo si sa, ha perso credibilità ed autorevolezza sin da quando ha deciso scientemente o perché ricattato da politica e gruppi di potere di dimenticare il faro che dovrebbe guidare l’informazione e che è racchiuso in cinque semplici regole ovvero, “Chi, Cosa, Dove, Quando, Perché”.Leggiamo di tutto e di più e anche giornalisti che fino a qualche anno fa apparivano “liberi e indipendenti” , oggi non lo sembrano più. Oggi intervengono come scienziati, virologi, esperti del diritto, cotituzionalisti, storici e sociologi e, al tempo del covid, quasi di pensiero unico.
Una stampa ondivaga che sempre più appare seguire il pensiero della politica, della finanza e gruppi di potere che ha perso di vista la vera essenza dell’informazione.
Pensavamo di aver assistito e letto di tutto fino a quando, il lo scorso 10 novembre, non ci capita sotto gli occhi un articolo sui tamponi su una testata locale siciliana della provincia di Trapani.
L’articolo – pubblicato nella sezione economia-native – riporta l’informazione che per i tamponi ora ci sono anche pacchetti ad hoc.
Tutto bene si direbbe. Invece no perché nell’articolo si indica la struttura, il prezzo dei pacchetti, le modalità di pagamento, di prenotazione obbligatoria attraverso il sito della struttura che si può raggiungere attraverso un link inserito nel pezzo, orari e informazioni sui contatti.
Quindi un vero e proprio messaggio propagandistico, percepito come tale dai lettori che però viene presentato loro come notizia.
Lasciamo ai nostri attenti lettori ogni considerazione.
Ms