La tragedia e l’annientamento del popolo armeno (cristiano) nel silenzio vile dell’europa (e rigorosamente minuscola) mentre l’Italia si piega ad Haftar con Conte e si inginocchia davanti a Alyev con il sottosegretario Di Stefano.
La viltà politica dell’Europa ormai sottomessa all’Islam sta avendo con la tragedia del popolo armeno, una plastica dimostrazione. Vili e senza onore, i politici europei che assistono al genocidio programmato dal dittatore turco Erdogan con la manovalanza del suo omologo azero, non meno feroce di lui, Alyev.
Gli azeri con l’assistenza militare ed economica turca che ha diretto dalle retrovie l’operazione armena e pianificato il genocidio, hanno utilizzato mercenari siriani e bande di terroristi della peggior specie, pagati profumatamente non per combattere, ma per uccidere. Sono pagati bene e ottengono 100 dollari per ogni armeno ucciso. Loro non combattono, sono arruolati per tagliare le teste ai kaffir, ovvero gli infedeli cristiani armeni.
In questo contesto si assiste all’incredibile inginocchiamento della politica italiana nei confronti del capo azero. Infatti, incuranti del genocidio in atto, una delegazione parlamentare italiana, alla guida del sottosegretario agli Affari Esteri Manlio Di Stefano, il deputato di Italia Viva Ettore Rosato e il senatore di Fratelli d’Italia Adolfo Urso, si è recata in Azerbaigian ed è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica Aliyev , ha incontrato i Ministri degli Esteri Bayramov, dell’Energia Parviz Shahbazov, e il capo dell’Amministrazione presidenziale responsabile della ricostruzione dei distretti tornati sotto controllo azero Samir Nuryev.
La presenza di Di Stefano e gli incontri ad alto livello hanno dato alla visita una impronta “ufficiale” come a confermare che l’Italia non guarda ai cristiani armeni ma ai suoi carnefici.
Questa è l’europa e questa è l’Italia, un continente e uno stato che con viltà e disonore, hanno voltato le spalle ai cristiani azeri.
Erdogan l’ha promesso. La Turchia arriverà in europa, e l’Armenia è solo il primo passo. Dopo il genocidio del 1915, degli Assiro-Caldei, dei Greci del Ponto, il rais turco sta dimostrando che è ripresa la conquista dell’occidente.