Oltre un mese fa, esattamente il 29 Giugno, abbiamo pubblicato un nostro articolo riguardo all’ipotesi di conflitto di interessi dell’Assessore del Comune di Trapani, Rosaria D’Alì, in relazione alle sue contemporanee posizioni di di Presidente della Fondazione e Amministratore Unico della Società Ada Comunicazioni.
Nell’ articolo abbiamo sollevato dubbie perplessità sulla tipologia di istituzione, una fondazione, per la gestione di fondi pubblici anche perchè una fondazione non permette una amministrazione con partecipazione e controllo della gestione economica agli associati.
Infatti, lascerebbe fuori da ogni decisione i partecipanti, ovvero chi è per statuto e regolamento tenuto a partecipare e decidere, ovvero approvare o respingere le decisioni del CdA.
I partecipanti non sono “soci” ma semplicemente “partecipanti” o “fondatori”. Paradossalmente, nello statuto si parla di Assemblea di soci che però sono soggetti non previsti nello statuto e nel’atto costitutivo. In conclusione, in una fondazione, l’assemblea non ha giuridicamente alcuna competenza e responsabilità decisionale nelle attività della fondazione proprio per la particolarità dell’istituzione che ha una normativa di riferimento molto lacunosa . Una anomalia grave quando si amministrano fondi pubblici.
Perplessità anche sul fatto che non sono pubblicati i curricula e/o una scheda informativa di ogni singolo amministratore e membro del comitato tecnico . Inoltre, trattandosi di un ente pubblico andrebbero anche pubblicati le dichiarazioni circa l’esclusione di motivi di incompatibilità all’incarico e sopratutto sapere sulla base di quale esperienze professionali sarebbero stati nominati.
Secondo il Sindaco di Trapani, Tranchida, non esiste alcun conflitto di interessi, ma è in errore perché il conflitto di interessi esiste quando “ un soggetto al quale viene affidata una forte responsabilità decisionale (in questo caso assessore al ramo turistico) è al tempo stesso titolare di interessi, siano essi di natura personale o professionale (Ada Comunicazione) , che rischiano di compromettere l’imparzialità che invece lo stesso è tenuto a garantire” .
Ed è un fatto che il suo assessore ricopra tre cariche con e responsabilità decisionali coincidenti, ovvero, turistici, quindi, al di là del fatto che l’assessore D’Alì, a dire del sindaco Tranchida, non avrebbe svolto alcuna attività professionale, il conflitto di interessi appare evidente, la Società è attiva e non risulta che l’ass. D’Alì non sia più Amministratore Unico della stessa.
Nel complesso, a cominciare dalla composizione del CdA, e di alcune cariche “obbligate” per statuto, abbiamo rilevato alcune anomalie anche sullo statuto e sul regolamento che andrebbero chiariate. Abbiamo chiesto al distretto copia dell’atto costitutivo e dei bilanci. Nessuno fin qui ha sentito la necessità e l’opportunità di dre risposte.
Richiediamo al presidente del Distretto un incontro e sollecitiamo risposta circa la nostra richiesta di copia dell’atto costitutivo e dei bilanci.
La fondazione amministra fondi pubblici e quindi non è pensabile che, parafrasando le parole Peter Falk protagonista della serie “Tenente Colombo“, rimangano dei “fili pendenti” sui di conflitti di interessi, ipotizzati e/o esistenti e sulla sua gestione.
Assessore D’Alì, noi attendiamo …