domenica, Novembre 24, 2024
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Clamoroso: la Libia nega a 40 soldati italiani l'ingresso nel paese –  Censurata la notizia

Foto archivio

Siamo al paradosso e l’Italia ormai viene sbeffeggiata con quotidiana regolarità da tutti nel mondo.
Ora è la Libia che dà un sonoro schiaffo alla residua credibilità internazionale di questo governo.
Secondo quanto denuncia sulla sua pagina di FB  il senatore di Forza Enrico Aimi, giorno 30 Luglio sarebbe accaduto in Libia un fatto che se confermato sarebbe di una gravità unica per un governo incapace di garantire dignità ai militari già abbastanza umiliati in patria proprio dall’esecutivo.
Secondo quanto denuncia Aimi, alle 17,30 del giorno 30 Luglio scorso , è atterrato all’aeroporto di Misurata un C130 dell’AMI con a bordo circa 40 militari.
Ai soldati non sarebbe stata concesso lo sbarco perché non in possesso sul passaporto di un regolare “visto di ingresso” e quindi al pilota non sarebbe restato altro che riaccendere il motori e ripartire alla volta di Pisa.
Non è chiaro però quale delle fazioni in lotta sia intervenuta a respingere i soldati italiani.
Aimi non chiarisce questo.  E’ strano però,  della notizia di Aimi, che riporta nel suo post i dati identificativi di ADNKRONOS ,  (ISSN 2465 – 1222 31-LUG-20 19:22 NNNN)   noi non ne abbiamo trovato traccia nella pagina on line dell’agenzia.
Se la notizia fosse confermata ci troveremmo davanti ad una grave incidente diplomatico che non può certamente passare sotto tono per necessità governativa.
Ciò che però inquieta è notare la totale assenza della notizia dai media italiani, quasi che fosse stata messa in atto una censura (o autocensura) per non disturbare l’immagine del  governo italiano.
Il fatto oltre che offendere il paese Italia, fa capire come il bel paese a livello internazionale non sia assolutamente considerata nemmeno da un governo farlocco messo su dall’occidente e quindi anche dall’Italia, che controlla solo Tripoli e dintorni.
A questo punto è necessario che il Ministero della Difesa chiarisca e il Ministro degli Esteri pretenda spiegazioni e scuse dal governo libico.
Accettare supinamente un fatto così eclatante e vergognoso, sarebbe grave. Il governo ha il dovere di tutelare l’immagine del paese e dei nostri soldati che non possono essere oggetto di scherno da parte di governi stranieri e subire offese ed umiliazioni per incapacità e nullità politica del governo.

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